I Sindaci molisani a Roma: "Il territorio è stanco"

18.04.2023

E' un fatto storico per il Molise, o che quantomeno resterà nella storia, quello di 130 tra Sindaci e Amministratori che nella giornata di oggi si sono recati a Roma, in fascia tricolore, per incontrare il Ministro Schillaci e trasmettere un messaggio chiaro: "Il territorio è stanco".

"Abbiamo portato a Roma le esigenze del Molise – ha detto il presidente della Conferenza e primo cittadino di Agnone Daniele Saia – che da 14 anni è commissariato e che continua a subire il depauperamento dei servizi sanitari per i cittadini che vivono il territorio. Vogliamo sollecitare il ministero della Salute, affinché si risolva la questione annosa che dura da anni. Bisogna riorganizzare il sistema sanitario e renderlo efficace per tutti i cittadini. Perché la sanità è il servizio che, di fatto, fa restare le persone sul territorio. Il Molise è una regione caratterizzata da un forte spopolamento e per questo il deficit dei servizi sanitari va colmato, per far tornare le persone e far rimanere chi ha deciso di vivere nel nostro territorio. Le varie amministrazioni che si sono succedute alla guida della Regione non sono riuscite a risolvere questa annosa questione, oggi a Roma c'è il territorio, ci sono i sindaci, vale a dire le persone più vicine ai cittadini che hanno voluto portare la richiesta di risolvere tale problematica. Il come lo discuteremo con il ministero e con la nuova amministrazione regionale. Non ci sono solo sindaci, ma anche tanti amministratori a cui va il mio plauso. La storia ricorderà questo momento come la prima protesta di una conferenza dei sindaci che rivendica il diritto dei cittadini a una sanità che funzioni".

Un incontro, durato poco meno di un'ora, quello con il Ministro che ha offerto soluzioni (poche a dire il vero e le più importanti a lunga scadenza) e che ha aperto la porta ad un tavolo tecnico che il Capo di Gabinetto istituirà con alcuni rappresentanti della Conferenza dei Sindaci (cinque per l'esattezza) per trovare soluzioni praticabili a esigenze che i Sindaci molisani hanno espresso in un documento.

"Nel corso dell'incontro avuto con il Ministro della Salute Orazio Schillaci - ha detto il Sindaco di Venafro Alfredo Ricci, che si è detto soddisfatto - abbiamo avuto l'ufficialità dell'ok dei Ministeri della Salute e dell'Economia al nuovo accordo per il personale del 118 del Molise, che consentirà di sbloccare la questione della postazione demedicalizzata del 118 di Venafro. Questo primo risultato è frutto del pressing continuo che in questi giorni abbiamo fatto su Roma grazie all'intervento prezioso e sentito della deputata molisana Elisabetta Lancellotta, che voglio ringraziare per la vicinanza e per l'impegno che ha messo in questa vicenda. Adesso sta alla Regione procedere a formalizzare l'accordo e ad Asrem riattivare immediatamente la postazione medicalizzata del 118 di Venafro. Vigileremo e faremo ancora pressioni a ogni livello perché si proceda immediatamente a ripristinare la piena tutela del diritto alla salute dei cittadini venafrani".

Ha invece affidato ad un post su Facebook il suo pensiero il Sindaco di Macchiagodena, Felice Ciccone: "Questa mattina a Roma insieme a tanti sindaci molisani - ha scritto - per incontrare il ministro della salute, Orazio Schillaci, sottoporgli la situazione in cui versa la sanità molisana e per chiedergli misure straordinarie per l'azzeramento del debito dopo quasi 15 anni di commissariamento. Durante l'incontro è emersa la disponibilità da parte del ministro di rivedere il decreto Balduzzi, cosa che, se si concretizzasse, permetterebbe alla Regione Molise di riconsiderare l'intera offerta sanitaria. In merito alla questione della demedicalizzazione del servizio 118 è stata confermata la notizia che il Ministero della Salute, unitamente al Mef, nei giorni scorsi, ha rilasciato il parere positivo che dovrebbe garantire, a breve, il ripristino del servizio con la presenza del medico".

Si è detto invece "soddisfatto a metà" il Sindaco di Cerro al Volturno Remo Di Ianni, che di questa giornata è stato uno dei promotori: "L'incontro è stato positivo, almeno in parte, abbiamo riscontrato che il Ministro e il Capo di Gabinetto erano a conoscenza delle problematiche soprattutto dell'emergenza 118 e del pronto soccorso. La verità è che, almeno per quanto mi riguarda, mi sarei aspettato soluzioni più immediate per la nostra Sanità. Positivo è certamente il tavolo tecnico che è stato istituito tra il Capo di Gabinetto e alcuni amministratori del Molise per valutare le proposte che sono state avanzate oggi al Ministro e verificare l'attuazione di quelle proposte. La cosa più importante oggi era quella di portare all'attenzione del Ministro e del Governo la soluzione Molisana. Come territorio siamo venuti a dar voce alle mancanze, che sono tante, della sanità molisana e che sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Non si può più rischiare la vita per delle situazioni che non hanno nessuna ragionevolezza. Sono parzialmente soddisfatto. E' importante che il Ministro della salute conosca le problematiche che stiamo cercando di portare alla sua attenzione, certamente, ma è chiaro che la Sanità molisana ha bisogno di maggiori risorse. Ci auguriamo che la via aperta oggi porti al superamento di questo scoglio che per noi è vitale".

Insomma... una giornata che in un modo o nell'altro segnerà il destino della nostra Regione. Roma non potrà dimenticare che 130 amministratori molisani si sono recati in un Ministero a far sentire la loro voce. Peccato che in questa circostanza chi governa questa regione l'abbia persa la voce! E peccato che i Sindaci, almeno fino ad oggi, non abbiano compreso che non non servono investiture dall'alto... la lotta per le investiture grazie a Dio è un triste, lontano ricordo della nostra storia... né servono "papi stranieri"... e che è fin troppo evidente che i partiti in questo momento non sanno offrire altro che il volto di chi finora non ha saputo migliorarle le sorti del Molise. Sono volti vecchi, fin troppo! Peccato che - finora almeno - non abbiano compreso che la soluzione per questa regione sono proprio loro che, ancora una volta, hanno dimostrato di saper prendere per mano i loro territori.

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