Il 118 si ferma ma a Sindaci, Regione e ASREM non interessa

27.12.2022

Presenti solamente 42 Sindaci su 136. Assenti Parlametari, Toma e Florenzano 

Si è svolta questa mattina a Campobasso, presso la Sala della Costituzione della Provincia, la seduta della Conferenza dei Sindaci convocata per discutere e approfondire le tematiche indicate nell'ordine del giorno e relative alla critica situazione, emersa ormai da troppo tempo e già segnalata in varie occasioni da diversi sindaci ed associazioni, sul Servizio di Emergenza Territoriale 1. Un tema delicato che ha registrato la presenza di soli 42 Sindaci su 136, assente il Governatore Toma, pure invitato, assente il Direttore Generale della ASREM Oreste Florenzano, invitato anch'egli, assenti i Parlamentari che - sollecitati - hanno fatto pervenire una nota di giustifica perché impegnati nella votazione della Legge di Bilancio, assenti troppi Sindaci, anche e soprattutto quelli che poi su Facebook si ergono a paladini della Sanità Pubblica, con tanto di lettere aperte, così come quelli nei cui territori le strutture di primo soccorso sono state demedicalizzate come nella Valle del Volturno, per la quale era presente solamente il Sindaco di Cerro al Volturno Remo Di Ianni.

Il 31 dicembre a mezzanotte le Associazioni di volontariato del 118 - sono circa 16 - si fermeranno. Forte la loro opposizione al Bando pubblicato per il rinnovo del Servizio. Una pretesa - a loro dire - che "non esiste". Erano due le loro richieste: la prima che si prendesse atto dei Verbali dell'Ufficio del Lavoro che ha comminato una sanzione che si aggira intorno ai 300.000 euro per Associazione perché i volontari devono essere assunti; la seconda, una nuova Convenzione. "Loro prevedono - hanno detto - un dipendente per ogni associazioni e offrono 2500 euro per ogni dipendente - uno in questo caso - dovremmo poi trovare altri 25 volontari per coprire gli altri turni. Senza fondi non possiamo andare avanti, per assumere occorrerebbe che prevedano 30.000 euro al mese per ogni Associazione come è nelle altre regioni", che significherebbe mettere a bilancio per il servizio oltre tre milioni di euro in più.

Duro il Sindaco di Civitacamporano Paolo Manuele che ha fortemente criticato la gestione, chiedendo ancora una volta la sfiducia per Oreste Florenzano, tema non posto all'Ordine del Giorno, motivo per il quale il Sindaco di Capracotta Candido Paglione ha disertato la seduta: "Ho deciso di non partecipare - ha affermato -, non certo per disinteressarmi di un argomento sul quale sono da sempre impegnato, quanto piuttosto per protestare contro un doroteismo di fondo nel metodo. All'ordine del giorno non c'è, infatti, la discussione sulla proposta di revoca del Dg Florenzano, da avanzare al presidente della Giunta regionale, come sto chiedendo da tempo, ma un incontro con le associazioni di volontariato per affrontare le problematiche del 118. In altre parole, la conferenza dei sindaci dovrebbe togliere le castagne dal fuoco proprio a Florenzano su uno dei temi sul tappeto, uno dei tanti su cui Florenzano ha dimostrato di non sapere che pesci prendere. Beninteso, è un problema serio che proprio il Direttore, e non la conferenza dei Sindaci, avrebbe dovuto risolvere da tempo. E invece - conclude Paglione -, si prova a dargli man forte, senza mettere in discussione il suo operato".

Durissimo l'attacco frontale del Sindaco di Sant'Elia a Pianisi Biagio Faiella rivolto al Governatore Toma: "Te ne stai bello seduto sulla tua sedia mentre questi angeli con sacrifici cercano di aiutare la povera gente".

Presente il sindaco di Isernia, Castrataro. Presenti i Presidenti delle due Province e Sindaci di Campobasso e Venafro Gravina e Ricci. 

"La cosa grave - ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina - è che oggi avremmo potuto meglio comprendere le ragioni di una situazione che appare inverosimile e invece l'assenza della dirigenza sanitaria, interlocutore naturale della Conferenza dei Sindaci, ha di fatto impedito di poter approfondire la situazione, che resta purtroppo grave. Sembra esserci su tutto questo, come su diversi altri aspetti della situazione, a voler essere indulgenti, - ha aggiunto - una superficialità gestionale che purtroppo si ritrovano a scontare poi associazioni e cittadini. Detto ciò, - ha detto in conclusione il sindaco di Campobasso - una disciplina nazionale su questo settore, visto anche quanto potrebbe accadere come riflesso di un'eventuale processo di autonomia regionale differenziata, sarebbe quanto meno auspicabile e andrebbe posta come punto di discussione dai rappresentanti della nostra regione in Parlamento".

Sulla stessa linea anche Remo Di Ianni. "E' una questione da portare a Roma, noi Sindaci tutti insieme, - ha detto dal canto suo il Sindaco di Cerro al Volturno, da tempo impegnato sul tema a motivo della demedicalizzazione del punto 118 della Valle del Volturno situato proprio a Cerro al Volturno - perché il tema si ripresenterà in caso di uno sviluppo del processo di autonomia regionale differenziata. Serve una normativa nazionale che ci metta in linea con le altre regioni".

Domani, 28 dicembre intanto, a Campobasso gli operatori del 118 daranno vita ad una manifestazione di protesta che da Piazza San Francesco li porterà fino alla Prefettura.

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