Il ballo della libellula

03.03.2023

In Molise, al via la stagione dei balletti... tra sentenze, corrispondenze e improvvise illuminazioni

Avremmo voluto titolare con il "balletto delle poltrone", ma troppo scontato... e allora siamo andati a scomodare la libellula, dando ossequio ad uno stornello reso "famoso" da una concorrente del #GFVip che rende perfettamente l'idea della follia che stiamo vivendo nella nostra Regione in questi giorni. 

Rese note le date delle elezioni, è scoppiato come un fungo atomico. L'approdo sulla stampa nazionale della nostra Regione per i fatti del trasporto pubblico prima e della sanità poi, ha fatto svegliare personaggi in letargo da anni che ora si propongono, all'improvviso, come in possesso delle soluzioni per risolvere i problemi della nostra Regione... che nel frattempo, sono riusciti a far entrare in un vortice che la porterà a sparire.

E così, si è aperta la stagione delle corrispondenze romane... tutti scrivono a Roma ora, dove stando alla campagna elettorale estiva avrebbero dovuto risolvere immediatamente i problemi del Molise... e dove sembrano essere invece tutti in altre faccende affaccendati! Mentre scriviamo, quasi a voler certificare quello che stiamo dicendo, è arrivato un Comunicato Stampa di un consigliere regionale che... "ho scritto al Ministro"!

Il Presidente uscente sembra essere tra coloro che sono favorevoli alla autonomia differenziata! E me lo immagino il Molise, incapace di gestire la sanità, commissariata da 13 anni, incapace di risolvere un contratto con un imprenditore che da mesi non paga gli stipendi ai dipendenti, una Regione che ha affidato un appalto per la sanificazione senza gara spostando i costi da 70.000 a 5 milioni di Euro, come tristemente reso noto dalle tv nazionali, ma prima ancora evidenziato dalle opposizioni... insomma me lo immagino un Molise così in regime di autonomia differenziata.

All'improvviso sembrano tutti essersi resi conto che il lavoro in Molise non c'è nonostante le faraoniche campagne pubblicitarie, che la sanità nel Molise sia nel baratro più totale, nessuno, pur stando da anni nella stanza dei bottoni, se ne è accorto mentre in Molise chiudeva un'Azienda dietro l'altra e continuano a chiudere, nessuno se ne è accorto quando il Molise era l'unica regione italiana a non avere un ospedale Covid (che sembra vogliano finire ora, per cosa?), nessuno se ne è accorto quando si alzavano in volo gli elicotteri per portare via i malati di Covid, nessuno se ne è accorto quando non funzionavano i respiratori negli ospedali e la gente è morta soffocata, nessuno se ne è accorto quando contavamo a centinaia i morti durante la pandemia, nessuno se ne è accorto mentre la Sanità privata stava sostituendo chiaramente quella pubblica assorbendo ingentissime risorse - e sarebbe bene che qualche amministratore capisse che la sanità pubblica e quella privata convenzionata non sono esattamente la stessa cosa -, nessuno se era accorto quando in una Regione, che aveva 6 ospedali quasi tutti smantellati o in via di esserlo, nessuna struttura pubblica aveva un reparto importante come la radioterapia - che ad oggi non c'è, perché il privato non può prendere nuovi pazienti - nessuno si è accorto che in Molise non esiste ancora un registro dei tumori, ma nessuno ne sa niente... ma, firmato il decreto per le elezioni... è suonata la campanella e si sono svegliati tutti! 

E così, l'ultimo giorno utile, dopo una gestione di anni almeno discutibile, è stato mandato a casa il direttore generale della Asrem, che come ultimo atto ha defenestrato il Primario di Chirurgia dell'Ospedale di Isernia, scatenando un putiferio, e mentre tutti erano affaccendati a cercare una soluzione per questo atto che segna l'ennesimo colpo inferto alla Sanità pubblica ed in particolare all'Ospedale "Veneziale", già nel frattempo fortemente indebolito, come se non bastasse il bailamme, è intervenuta la Cassazione... a sparigliare le carte in Consiglio Regionale! 

Anche i bambini sanno che mentre si gioca le regole, pure se stupide come quella della surroga, non possono essere cambiate, i nostri governanti invece non lo sapevano e dunque, al netto degli equilibri democratici falsati, Antonio Tedeschi è stato riammesso in Consiglio Regionale, con retroattività (che significa circa 320.000€ più i contributi). Idem per Filoteo Di Sandro, che nel frattempo ha usato "parole dolci" del tipo: "Chi ha sbagliato pagherà, danneggiato il Partito, chiederemo con più forza la presidenza", con tanto di comunicazioni ed invito a "prestare immediata esecuzione", sì, perché il problema non è il Molise allo sbando, ma i danni al partito... quasi certamente stessa sorte toccherà agli altri 3 che sono in attesa di sentenza Scarabeo, N. Romagnuolo e Matteo.

Insomma, quanto costerà tutta questa fantasmagoria? Per fortuna siamo a fine legislatura... una tale Babele non si era vista mai, tanto da indurre molti ad invocare una necessaria discontinuità se non addirittura "una rivoluzione nelle cabine elettorali"... sperando sempre che i Molisani vadano a votare, perché morte certa per questa regione sarebbe il far finta di niente!

Sarà bene che chi vuole proporsi come prossimo nocchiero... prenda bene la patente nautica... la barca sta affondando miseramente. 

©Produzione riservata

Segui la nostra informazione anche su Facebook o unendoti al nostro gruppo WhatsApp e visita il nostro canale Youtube