Il Basso Molise brucia ancora. Ore drammatiche per le comunità della costa

10.08.2021

Troppi i roghi per non pensare alla mano dell'uomo. Molto lascia pensare ad azioni preordinate... e se dietro ci fosse un disegno criminale atto a 'giustificare' un utilizzo 'altro' della costa?

Ancora centinaia di ettari tra vegetazione spontanea, macchia mediterranea e bosco sono andati in fumo.
Tante le famiglie in difficoltà non solo a Campomarino, dove ieri sera hanno lasciato l'abitazione circa 500 persone a causa dei focolai che hanno lambito l'abitato. Momenti di paura anche a Larino (Campobasso) dove una famiglia, la cui abitazione era stata circondata da fiamme e fumo, è stata accolta nella caserma dei Carabinieri mentre i Vigili del fuoco, con il supporto di militari e volontari di Protezione civile, procedevano con le operazioni di spegnimento. Solo dopo che l'incendio è stato domato i Carabinieri hanno provveduto, mediante una squadra di tecnici, a ripristinare l'energia elettrica e a rendere agibile l'abitazione. In nottata altri interventi, sempre a Larino, chiusa Contrada Altino a causa della caduta di alberi.
A San Martino in Pensilis (Campobasso) è andato a fuoco un casolare. Sul posto i pompieri di Santa Croce di Magliano (Campobasso).
Il Sindaco di Termoli Roberti chiede di "segnalare tempestivamente qualsiasi tipo di incendio al fine di evitare danni e pericolo alla vita delle persone. Inoltre, è importante evitare tutti quegli atteggiamenti che, anche in modo involontario, potrebbero causare un rogo. Non gettare cicche di sigarette in zone ricche di vegetazione e prestare massima attenzione con le bombole del gas e alla cura del verde e delle sterpaglie che a volte vengono raccolte, ma accantonate in zone di proprietà".
L'Amministrazione comunale di Termoli ha imposto con ordinanza l'obbligo a tutti i proprietari di aree e terreni di non lasciare materiale di qualsiasi natura incustodito e di tenere puliti gli appezzamenti da sterpaglie, immondizia e provvedere, con periodici interventi, alla manutenzione della vegetazione. 

Una cura che certamente sarebbe ora che anche la pubblica amministrazione iniziasse ad avere per boschi e pinete che costellano il territorio della costa. Mentre scriviamo del dramma che si vive a Campomarino, non possiamo non pensare allo stato di desolante abbandono in cui versa la grande pineta di Marina di Petacciato, ad esempio. Un abbandono che certamente mette a serio rischio tutta l'area. E' tale e tanta la quantità di sottobosco secco, alberi caduti, fogliame e immondizia di vario genere che in un nonnulla si potrebbe scatenare un 'inferno' anche lì. 

"Ci sono forti sospetti su un'azione preordinata". Ha detto all'ANSA il presidente della Regione Molise Donato Toma, all'indomani degli incendi che hanno nuovamente interessato Campomarino lido (CB) e altri paesi del Basso Molise.

"Troppi focolai - ha spiegato il presidente della Regione che ieri è stato in Prefettura a Campobasso dove si è riunito il Centro coordinamento soccorsi (Ccs) - Viene spontaneo pensare alla mano dell'uomo". Intanto, in vista dell'arrivo di un'ulteriore ondata di caldo prevista già da domani, Toma lancia un appello. "Raccomandiamo la massima prudenza e attenzione a tutti anche perché con queste temperature una disattenzione può attivare un incendio con conseguenze drammatiche". 

E se dietro tutto questo ci fosse un disegno criminale orientato a 'giustificare' un utilizzo 'altro' della costa molisana? D'altra parte le ragioni fondamentali per cui ci si è opposti a certi disegni faraonici sono state tutte fondate sulla difesa di quell'ambiente e della sua biodiversità.

Intanto il lavoro delle forze dell'ordine non si ferma e nei prossimi giorni le indagini potrebbero riservare importanti novità. 

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