Il chiosco in villa...che fa cultura

07.05.2021

Riprendiamo e pubblichiamo, così com'è, il racconto che il noto architetto venafrano Franco Valente ha fatto sulla sua pagina facebook, su Isernia, le ultime scoperte e una gradita sorpresa... un racconto che crediamo possa far bene a tanti... e che dice un frammento di bellezza...

Da qualche giorno a Isernia si fa un gran parlare della testa di marmo trovata nella discarica longobarda ai piedi dell'antico castello di Isernia. Su via Occidentale.

E' nota la mia convinzione che possa trattarsi del busto di Lucius Abullius Dexter, il quatuorviro che a proprie spese realizzò, più o meno nel II secolo dopo Cristo, un "Portico", un "Macello" e un "Calcidico". Di questo personaggio avevano parlato Raffaele Garrucci e Teodoro Mommsen alla metà dell'Ottocento. Poi di costui nessuno ha detto più nulla. L'ho riscoperto nel 1982 riferendo sinteticamente nel mio volume "Isernia, origine e crescita di una città".

Poi di nuovo il silenzio per altri 20 anni finché Marco Buonocore gli ha dedicato alcune pagine sul suo "Repertorio delle Iscrizioni delle Epigrafi Latine. Aesernia", del 2003". Possedevo questo volume ma l'ho prestato qualche anno fa a un amico e, come accade frequentemente, ho perduto sia il libro che l'amico.

In questi giorni ho tentato inutilmente di ricomprarlo in libreria ma non se ne trova manco un esemplare. Stamattina, non sapendo più a quale santo rivolgermi, ho telefonato a Tonino Di Gneo nella speranza che ne possedesse una copia. Così mi ha dato appuntamento alla Villa Comunale nel Chiosco Bar-gelateria di sua figlia Clizia dove mi avrebbe portato il libro in suo possesso per consentirmi di tenerlo per qualche giorno e farne una fotocopia.

Fin qui nulla di particolare.

Tonino è un carissimo amico che, (...) non vedevo da qualche tempo. Da anni sfrutto questo rapporto di amicizia perché ogni volta che ho bisogno di sapere in quale biblioteca trovare libri non più in commercio, gli telefono e lui mi dice come trovarlo. Come funzionario nelle biblioteche della Regione all'Iresmo, è il re della ricerca attraverso Internet.

Sono arrivato prima di lui e cosi ho avuto tempo di conoscere Clizia e il suo chiosco alla Villa..

Rispettando gli ordini perentori segnalati sui cartelli, mi sono tenuto a distanza regolamentare dalla tavola ribaltabile che, di traverso, impedisce di entrare e ho chiesto di Tonino. Clizia ha preso il cellulare e, dopo aver fatto il numero, mi ha detto che stava arrivando. Sapendo dei miei rapporti di amicizia con lui si è sentita in dovere di offrirmi il caffè.

Mentre, aiutata da Mirko, compiva la complicata cerimonia della preparazione a distanza della tazzina, ho sbirciato all'interno del chiosco. Non sono stato colpito solo dalla pulizia maniacale del piccolo interno, che non guasta, ma soprattutto dallo scaffale strapieno di libri che occupa un'intera parete.

Mi dice che sono tutti libri nei quali si parla di Isernia, della sua storia, delle sue bellezze.

Una biblioteca straordinaria. Qualsiasi amante della propria città dovrebbe andare a prendere un buon caffè in questo luogo. Anche per il piacere di passare una mezza giornata a scoprire cosa sia l'antica Aesernia e la moderna Isernia. L'Isernia della storia, dell'archeologia, della letteratura, delle tradizioni, del paesaggio.

Tutto a disposizione godendo di una ospitalità fuori del comune.

Finalmente dopo qualche minuto è arrivato Tonino. Gli ridevano gli occhi dietro la mascherina nel cogliere la mia meraviglia. Soprattutto perché nella passione di Clizia per la sua attività ho visto trasferito l'amore per i libri della sua città.

Al di là delle montagne di chiacchiere che si fanno a vuoto, Clizia fornisce con naturalezza un contributo straordinario alla diffusione della cultura in questa città dal passato glorioso e dal presente non sempre esaltante. Il Chiosco bar-gelateria della Villa Comunale di Isernia è una piacevole eccezione.

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