Il Molise supera la "prova Figliuolo".

06.05.2021

"Si è tenuto il target con un lavoro di qualità. Regione piccola con grandi uomini e da lunedì si inizia con i cinquantenni".

"Sono molto soddisfatto per il lavoro che si sta facendo in Molise e non solo perché in questa regione è stato raggiunto e mantenuto il target assegnato, che è di circa 2.500 vaccinazioni al giorno con potenzialità di oltre 3mila, ma soprattutto perché si fa un lavoro di qualità. Siamo in media sugli over 80, c'è grande attenzione per i fragili e un grande sforzo è stato fatto anche dalla Difesa che qui ha i suoi team ad operare".

Così il commissario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo al termine della sua visita a Campobasso che si è tenuta nella giornata di ieri.

Sul centro vaccinale di Selva Piana ha aggiunto: "È una struttura in grado di fare 300-400 somministrazioni al giorno. Oggi sono state inoculate 350 dosi di Astrazeneca e solo 6 persone hanno rinunciato, questo per me è un dato molto importante". 

Il Generale è arrivato a Campobasso poco dopo le 16.30 insieme al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, e prima si è recato a Palazzo Vitale, sede della Giunta regionale, per incontrare il presidente della Regione, Donato Toma, i prefetti di Campobasso e Isernia, Francesco Antonio Cappetta e Gabriella Faramonti, il sindaco del capoluogo, Roberto Gravina, il commissario ad acta, Flori Degrassi, e il direttore generale dell'Asrem, Oreste Florenzano. Subito dopo Figliuolo e Curcio si sono recati al centro vaccinale di Selva Piana dove hanno visitato la struttura e incontrato gli operatori sanitari ai quali hanno espresso il loro apprezzamento per il lavoro svolto.

Durante il suo intervento il Generale Figliuolo ha poi messo in guardia: "Anche i vaccinati devono tenere comportamenti adeguati perché c'è il discorso delle varianti. Finché non abbiamo le vaccinazioni di massa dobbiamo stare tutti attenti perché anche un vaccinato potrebbe avere dei fenomeni asintomatici o di piccola sintomaticità e potrebbe infettare un debole o un fragile".

"Se ne vogliamo uscire - ha quindi aggiunto - dobbiamo tenere i comportamenti che ci dettano l'Oms e la scienza".

Tutta la concretezza di un soldato poi è emersa nel rispondere ad una domanda postagli sul Vaccino AstraZeneca: "Il problema AstraZeneca non c'è qui in Molise, non c'è in Lombardia, non c'è in Veneto, in Toscana e in Emilia-Romagna, ma ci sono regioni che hanno quel problema".

Quindi un invito a "fare una comunicazione efficace: guardiamo alla Gran Bretagna dove a oggi sono state più di 22 milioni le dosi inoculate e gli eventi collaterali gravi sono infinitamente piccoli. Se li paragoniamo agli eventi nefasti legati alla pandemia, specie sulle classi over 75 sono incommensurabili".

Di qui un accenno al bilancio nazionale: "Ad oggi a livello nazionale sono stati fatti più di 22 milioni e 300mila somministrazioni, abbiamo raggiunto il tetto delle 450mila somministrazioni giornaliere... Quando l'Italia fa squadra - ha detto - l'Italia vince"!

Davanti al centro vaccinale Figliuolo ha anche trovato un gruppo di ex Alpini che lo ha salutato, ma non è mancata la voce della protesta del Comitato molisano dei familiari delle vittime del Covid, che hanno esposto alcuni striscioni con la scritta "Verità e dignità per le vittime del Covid", a questa protesta si è unita quella di alcuni no vax presenti che hanno esposto lo striscione con la scritta: "Vaccini sperimentali, non siamo cavie". 

©Produzione riservata

Unisciti al nostro canale Telegram, resta in contatto con noi, clicca qui