Il Museo l'Alca di Maglie accoglie l'opera di Maria Credidio

27.11.2023

di Rocco Zani

La Puglia premia l'artista Maria Credidio per il suo impegno civile e sociale. Alla presenza della Direttrice Assunta Orlando e dell'assessore alla cultura Roberta Iasella presentata l'opera dell'autrice calabrese acquisita dal Museo Civico L'ALCA di Maglie, in provincia di Lecce. Nell'occasione letta la motivazione dell'evento: "In una piccola teca Maria imprigiona la laica crocifissione che le donne subiscono all'interno di uno dei luoghi più intimi ed inviolabili della vita familiare: il talamo nuziale".

In una ragionevole concomitanza di ritrovamenti, l'opera di Maria Credidio si definisce per sommatoria consapevole di archetipi appartenenti, di fatto, ad una storia identitaria, ininterrotta, perfino rassicurante. L'artista ri-costruisce l'approdo di una consuetudine non soltanto simbolica, dove "si incrociano" - per dirla con le parole sottratte ad Achille Bonito Oliva - "ripetizione e differenze". Un luogo colmo di sacralità, di rimandi, di sfinimento notturno, di immagini private e mito di bagliori. Soprattutto di dialogo. Come prologo consistente di ogni divenire: territorio secretato e pertanto complice, inattaccabile e difeso.

Poi, di colpo, la testimonianza di Maria Credidio si fa atto di accusa, cumulo insostenibile di dolore, avversione, potere. Perché l'intelligenza è latitante, non già il dovere. E lo spazio costruito - l'Agorà desiderata - restituisce una nuova coscienza fatta di fragilità, inadeguatezza, discriminazione e vergogna.

Accade allora che l'architettura del luogo denunci tutta la sua gracilità: ferita, debole, malferma. Al capolinea della intolleranza le tenebre hanno rubato il respiro.

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