Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso

11.10.2021

A Taranto dal 21 al 24 ottobre la 49^ settimana sociale dei Cattolici. QuintaPagina ve la racconterà dalla viva voce dei protagonisti

Avviare una transizione ispirata dalla prospettiva dell'ecologia integrale, con un progetto concreto di ampio respiro, che parta dalle Chiese che sono in Italia e coinvolga l'intera società. È questo l'obiettivo della 49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani, che si terrà a Taranto dal 21 al 24 ottobre, sul tema: "Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso". L'evento è stato presentato questa mattina, presso l'Aula Teatro dell'Università Lumsa, da Mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei cattolici italiani, da Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse e vicepresidente del Comitato, e da Leonardo Becchetti, economista e membro del Comitato. Il video della conferenza stampa è disponibile qui di seguito. 

L'appuntamento punterà i riflettori sul rapporto tra ecologia ed economia, tra ambiente e lavoro, tra crisi ambientale e crisi sociale, nella consapevolezza che «non ci sono due crisi separate, una ambientale e un'altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale» (LS 139). Anche la scelta di Taranto va in questa direzione: oltre a porre l'attenzione sulla questione dell'ex Ilva, rappresenta il luogo ideale per riflettere in modo più articolato sulle problematiche ambientali e sociali, amplificate dalla pandemia. Il faro resta l'enciclica sociale di Papa Francesco Laudato Si', che mette al centro la categoria di ecologia integrale, da intendersi nella prospettiva indicata dalla Fratelli tutti. Nella città dei due mari si ritroveranno oltre 80 Vescovi, 670 delegati - tra cui numerosi giovani - provenienti da 208 Diocesi, in rappresentanza delle comunità ecclesiali che nei mesi scorsi si sono confrontate a livello locale, a partire da un Documento comune. Con loro dialogheranno esperti, esponenti del mondo politico, ecclesiale, civile e culturale. Non mancheranno testimonianze e momenti di progettazione in tavoli di studio. 

Le quattro giornate - che si apriranno con il messaggio di Papa Francesco e con i saluti istituzionali - si articoleranno in sei sessioni: la prima, in calendario giovedì pomeriggio, prevede gli interventi di Luigi Sbarra, segretario generale della CISL, Stefano Franchi, direttore generale di Federmeccanica e Annamaria Moschetti, presidente della Commissione Ambiente dell'Ordine dei Medici di Taranto. Alla tavola rotonda su "Ecologia integrale e PNRR" parteciperanno Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Lucia Capuzzi, giornalista di Avvenire, Anna Maria Panarotto, gruppo Mamme No PFAS Veneto, Maurizio Patriciello, parroco di Caivano (Na) e giornalista, Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola. Venerdì mattina è in programma una seconda tavola rotonda con Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Gaël Giraud, gesuita, economista, direttore della Center for Environmental Justice della Georgetown University di Washington, Giovanna Iannantuoni, economista e rettrice dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica, offrirà il suo contributo con un videomessaggio.

Sempre in mattinata spazio all'approfondimento delle "buone pratiche": a partire dalla presentazione di alcuni modelli virtuosi sul fronte imprenditoriale, amministrativo e familiare già esistenti nel nostro Paese, se ne parlerà con Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud, Daniela Ducato, fondatrice di Edizero, Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti. Nel pomeriggio, poi, i partecipanti avranno la possibilità di visitare alcune "buone pratiche" presenti sul territorio. La giornata di sabato avrà due momenti importanti: in mattinata, il dialogo con i giovani che presenteranno il paradigma dell'Alleanza insieme ad alcune proposte concrete da sviluppare nei gruppi di studio; nel pomeriggio, il confronto con Paolo Gentiloni, commissario Europeo per gli Affari Economici, Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo. Seguiranno gli interventi di Walter Ganapini, ambientalista e coordinatore del progetto Fra' Sole Assisi, Luigina Mortari, pedagogista, Stefano Zamagni, presidente Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Domenica mattina sarà l'occasione per tracciare le prospettive, individuare responsabilità e impegni: dopo la restituzione dei lavori, prenderanno la parola suor Alessandra Smerilli, segretario ad interim del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, e Mons. Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali. La Settimana Sociale si concluderà con la Santa Messa in Concattedrale presieduta dal Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, e trasmessa su RaiUno. "L'appuntamento di Taranto ha un richiamo diretto con la vita della gente, in particolare delle persone che lavorano e di quelle ferite dalla contaminazione ambientale. Molti perdono la vita a causa del lavoro e in questo c'è una contraddizione stridente: il lavoro è per la vita, non può essere per la morte", ha affermato Mons. Santoro annunciando che "nei tavoli di lavoro saranno affrontati diversi temi e saranno elaborate, con l'aiuto e il coinvolgimento dei giovani, delle proposte da presentare al Parlamento italiano e a quello europeo". 

"La Settimana Sociale non è un convegno, ma qualcosa di molto più ricco; non un traguardo, ma una piattaforma. Vogliamo avviare un processo generativo nazionale e locale, valorizzando le esperienze positive già in atto, e incidere sulla realtà, in un momento storico cruciale come quello odierno che va accompagnato in modo consapevole perché sono a disposizione le ingenti risorse del PNRR", ha osservato Gatti. "Il cambiamento si realizza prima di tutto dal basso: se vogliamo che la politica agisca, occorre favorire delle alleanze tra portatori di interessi diversi: imprenditori, amministrazioni virtuose, giovani, reti della società civile, parrocchie e Diocesi", ha sottolineato Becchetti ricordando che il paradigma dell'alleanza, insieme a quello dell'ecologia integrale, è alla base del lavoro di preparazione della Settimana Sociale e di tutto ciò che da essa scaturirà. In linea con lo spirito dell'appuntamento, a Taranto saranno avviate due opere segno: la piantumazione di cinquanta platani, alcuni dei quali porteranno i nomi dei bambini morti a causa dell'inquinamento, e l'avvio del progetto "Prendi il largo" per la trasformazione degli scarti dell'allevamento di molluschi in materiali per la bioedilizia.  

Due le opere segno

Sono due le opere-segno che saranno realizzate nell'ambito della 49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani: la prima consiste nella piantumazione di cinquanta platani, alcuni dei quali porteranno i nomi dei bambini morti a causa dell'inquinamento, mentre la seconda riguarda l'avvio del progetto "Prendi il largo" per la trasformazione degli scarti dell'allevamento di molluschi in materiali per la bioedilizia. Si tratta di due iniziative particolarmente significative per la città di Taranto che testimoniano l'attenzione della Chiesa per le persone e per il creato, all'insegna di una sostenibilità che deve essere ambientale e sociale. 

L'obiettivo è dare continuità al percorso di riflessione e azione della Settimana Sociale che mette al centro ambiente, lavoro e futuro, nella consapevolezza che «non ci sono due crisi separate, una ambientale e un'altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socioambientale» (LS n. 139) e che tutto è connesso. I platani, memoria e speranza In due aree periferiche della città saranno piantumati 50 platani, alberi imponenti, resistenti allo smog, che riescono ad offrire un effetto decorativo garantendo al tempo stesso un larghissimo assorbimento di anidride carbonica. La metà delle piante andrà a costituire un'area verde nel rione Salinella, nelle vicinanze di un parco in fase di realizzazione, diventando punto di aggregazione per le famiglie del territorio, di coloro che praticano attività sportiva all'aperto e di quanti, soprattutto nel weekend, frequentano gli eventi organizzati presso il Palafiom. Oltre a riqualificare l'intero spazio, gli alberi avranno un importante significato simbolico: alcuni di essi ricorderanno le piccole vittime innocenti della contaminazione dell'aria e dell'acqua, il cui sacrificio diventa monito perché si assumano impegni politici e nuovi stili di vita. Gli altri 25 platani saranno piantati in zona Lama-Tramontone, nella periferia orientale della città, per ribadire l'interesse della Chiesa per tutti gli uomini, specialmente quelli più dimenticati, affinché nessuno viva l'esperienza dell'esclusione. Con questo gesto, la comunità ecclesiale si fa prossima agli abitanti della zona, nella certezza che - come sottolinea Papa Francesco - "il punto di vista degli ultimi è la migliore scuola, ci fa capire quali sono i bisogni più veri e mette a nudo le soluzioni solo apparenti". Il riuso, chiave per lo sviluppo Promosso dalla cooperativa sociale "il Guscio" nata in seno alla parrocchia della Cattedrale, il progetto "Prendi il largo" permetterà di realizzare un impianto di trasformazione degli scarti dell'allevamento di molluschi in materiali per la bioedilizia. Circa 40 operai saranno coinvolti e impegnati su più fronti, dalle fasi di recupero degli scarti a quelle della trasformazione, della destinazione commerciale e della ricerca. Per la comunità della città vecchia - alle prese con le sfide della povertà e della legalità - si aprono così nuove prospettive di sviluppo economico e occupazionale. A partire dal mare, che di Taranto ne è simbolo e fonte di sostentamento.

©Produzione riservata

Segui la nostra informazione anche su https://www.facebook.com/QuintaPagina.eu