Incendio a Macchiagodena. Il Sindaco "In tanti momenti abbiamo temuto il peggio"

30.07.2021

Cinque vasti incendi hanno devastato ieri la provincia di Isernia: a Venafro e nella frazione di Ceppagna, a Monteroduni, a Castiglione e in un'area boschiva tra Macchiagodena, Frosolone e Sant'Elena Sannita. Proprio quest'ultimo il fronte più esteso dove le squadre dei vigili del fuoco sono state impegnate per molte molte ore. Triste il bilancio, sul quale si è espresso il Sindaco Felice Ciccone

"Un grande incendio sviluppatosi alle prime ore dell'alba di ieri - ha scritto il Primo cittadino - ha devastato una vasta zona del territorio a confine fra i comuni di Macchiagodena, Sant'Elena Sannita e Frosolone. Centinaia di ettari di terreno andati in fumo, flora completamente compromessa, qualche masseria e tante balle di fieno e foraggio distrutte.

Migliaia di alberi avvolti dalle fiamme, soprattutto mandorli e ulivi. Tanti animali morti; strazianti i lamenti di quelli rimasti feriti. 

In qualche momento della giornata, con le fiamme a ridosso delle abitazioni, abbiamo temuto il peggio.

Ringraziamo in maniera sentita quanti hanno lavorato incessantemente per evitare che le fiamme potessero raggiungere le vicine abitazioni e provocare danni maggiori.

Grazie ai Vigili del Fuoco che hanno dimostrato, anche in questa occasione, tutta la loro competenza e la loro professionalità; alla Protezione Civile Regionale presente sul posto con mezzi e uomini, ai Carabinieri forestali di Frosolone e al Comando Carabinieri di Macchiagodena.

Grazie a quanti con trattori agricoli, con ogni attrezzo e strumento, hanno collaborato e contribuito.

Un grazie particolarmente sentito a tutte le ragazze ed i ragazzi dell'Associazione di Protezione Civile "Pietro Lalli" che, con forte senso di responsabilità ed appartenenza, e senza percepire alcun compenso, oltre a partecipare in maniera attiva e proficua a tutte le operazioni di spegnimento, hanno garantito ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile Regionale indispensabili informazioni per il raggiungimento dei siti più impervi e sulla ottimale dislocazione dei mezzi.

Speriamo che l'incendio sia stato causato da situazioni naturali o, quanto meno dalla, comunque ingiustificata, leggerezza di qualcuno.

Scoprire, invece, che la causa possa essere la volontà di qualche concittadino di distruggere un così importante pezzo del nostro paesaggio, del nostro territorio ed anche della nostra storia, sarebbe motivo di sconforto e di tristezza".

Di certo quanto si è visto accadere in Sardegna ad opera di criminali avrebbe dovuto essere un monito importante per tutti, ma quanto in questi giorni in Molise continua a verificarsi lascia poco spazio alla casualità e preannuncia purtroppo una estate "calda" su questo fronte. Il Molise è infatti in piena emergenza. Nelle ultime 24 ore, segnate in tutta la regione da temperature elevatissime, sono stati almeno 20 i comuni interessati dai roghi.

L'ultimo in ordine di tempo è avvenuto durante la notte scorsa a Mirabello (Campobasso). In una contrada alcuni abitanti hanno dovuto abbandonare per alcune ore le loro abitazioni, l'emergenza è rientrata all'alba. Sempre in provincia di Campobasso altri roghi si sono verificati a Gildone, Pietracatella, Santa Croce di Magliano, Rotello, Ururi e poi sulla costa a Petacciato, Termoli e Campomarino. Situazione che si aggiunge a quella già evidenziata della provincia di Isernia dove gli incendi hanno interessato i territori di Carovilli, Monteroduni, Agnone, Venafro, Longano, Sant'Elena Sannita, Macchiagodena e Frosolone.

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