Inquinamento e polveri a Venafro, Città Nuova ricorre al Prefetto

11.02.2022

Nella giornata di ieri 10 febbraio una delegazione dell'associazione "Città Nuova", costituita dalla vicepresidente Adriana Iannacone, dal segretario Maurizio Terracciano e dall'ex sindaco di Venafro, Antonio Sorbo, è stata ricevuta dal Prefetto di Isernia dott.ssa Gabriella Faramondi. Da circa due anni i vertici dell'associazione venafrana avevano chiesto formalmente, con tre diverse istanze, di poter incontrare il rappresentante del governo nella provincia di Isernia per illustrare la propria posizione e le proprie proposte sulla questione dell'emergenza ambientale nella piana di Venafro e per sollecitarne l'intervento. A causa degli avvicendamenti che si sono susseguiti negli ultimi anni al vertice della Prefettura pentra (con l'avvicendamento di ben quattro prefetti), della situazione di difficoltà dovuta all'emergenza covid e ad altri disguidi, non era stato possibile fissare un appuntamento. La dottoressa Faramondi, che si è insediata a metà dello scorso anno, ha ricevuto la delegazione dell'associazione nella sede della Prefettura ad Isernia. Il colloquio è durato oltre un'ora. I rappresentati di "Città Nuova", dopo aver fatto una breve cronistoria della questione, hanno indicato alcuni punti sui quali si ritiene necessario l'intervento deciso delle istituzioni per avviare alcune iniziative o per accelerare i tempi di altre che sono in corso. Tre sostanzialmente i punti sui quali i rappresentanti dell'associazione hanno posto l'attenzione: preservare, consolidare e potenziare la rete di rilevamento della qualità dell'aria nella zona di Venafro sollecitando la Regione a investire per interventi che consentano di avere un quadro più chiaro della situazione; accelerare i tempi per ottenere i risultati della caratterizzazione delle polveri, che sta curando da qualche mese l'Ispra, facendo diventare questa attività ordinaria e continua e non più straordinaria; ottenere un flusso continuo dei dati relativi alla situazione epidemiologica che, oltre allo studio curato dal CNR ormai in fase di completamento, coinvolga direttamente l'Asrem e la Regione Molise attraverso una reale attivazione del Registro dei tumori, che per i cittadini continua ad essere un vero e proprio "oggetto misterioso".

"Avere i risultati che si otterranno su questi tre fronti - è stato detto - consentirà di avere un quadro più chiaro e di poter intervenire in modo preciso sulle cause dell'inquinamento. Per questo motivo è necessario fare presto". Al prefetto è stato anche chiesto di riportare la grave situazione che ormai da anni interessa il territorio venafrano al governo nazionale affinché valuti eventuali interventi diretti insieme o in sostituzione della Regione. I rappresentanti di "Città Nuova" hanno espresso le proprie critiche sull'operato dei due enti che hanno un diretto potere di intervento, il governo nazionale e soprattutto la Regione Molise, giudicando la loro azione insufficiente o addirittura inesistente. Al Prefetto è stato anche fatto presente che da anni sono state presentate all'autorità giudiziaria denunce ed esposti archiviati e rimasti senza risposta, come quello depositato nel luglio del 2017 dall'allora sindaco Sorbo e condiviso dall'intero consiglio comunale, del quale, dopo ormai cinque anni, non si è saputo più nulla. 

A margine dell'incontro è stato infine sollecitato un intervento per riavviare la procedura per la realizzazione della cosiddetta "Bretella di Ceppagna" precisando, ovviamente, che tale arteria non risolverebbe il problema dell'inquinamento, che secondo i rappresentanti di "Città Nuova" è determinato in gran parte da altre cause e da altre fonti da ricercare tra gli insediamenti produttivi che operano nell'area, ma sarebbe un primo passo che, oltre ad avere comunque effetti positivi sulla questione della qualità dell'aria (considerato che è innegabile che anche il traffico produce, soprattutto nel centro abitato, effetti inquinanti), consentirebbe alle migliaia di persone che abitano ed operano quotidianamente su via Colonia Giulia di poter condurre una vita più dignitosa eliminando un grave pericolo per l'incolumità, la salute e la serenità di pedoni e automobilisti. Il prefetto ha dimostrato grande disponibilità dimostrando di conoscere bene le questioni poste dalla delegazione dell'associazione. Ha illustrato alcuni dei risultati che negli anni, grazie all'impegno di alcuni suoi predecessori, si sono già ottenuti, e si è impegnata ad attivarsi, nell'ambito delle proprie competenze, per sollecitare gli enti interessati, con i quali - ha spiegato - è già in corso una intensa interlocuzione e collaborazione, sulle problematiche sollevate. Infine, rispondendo ad una richiesta di chiarimento relativamente all'assemblea pubblica indetta da "Città Nuova" per lunedì prossimo alla Palazzina Liberty, i rappresentanti dell'associazione hanno precisato che si tratta di una iniziativa che ha lo scopo di consentire ad associazioni, cittadini, amministratori di confrontarsi e di proporre azioni concrete per far fronte a questa grave emergenza. 

"Si tratta - hanno spiegato - di un appuntamento che deve essere inclusivo e da cui far partire azioni concrete e fattive". La delegazione si è impegnata a riferire alla Prefettura gli esiti dell'assemblea. Il prefetto, dichiarando il proprio apprezzamento per l'azione di "Città Nuova" e di tutte le associazioni che con spirito costruttivo sono impegnate in questa battaglia, si è riservato di informare l'associazione circa le iniziative che saranno intraprese. Al termine dell'incontro il segretario Terracciano ha consegnato al prefetto una copia cartacea, appositamente stampata, del dossier realizzato e pubblicato un anno e mezzo fa a cura dell'associazione e firmato da Antonio Sorbo dal titolo "Tira una brutta aria" al quale sono stati aggiunti i grafici relativi al monitoraggio della qualità dell'aria a Venafro del PM10 e del NO2 dal 2006 ad oggi e i dati del monitoraggio del PM2,5. "Ringraziamo il prefetto per la disponibilità e l'attenzione - hanno dichiarato i vertici di "Città Nuova" - e siamo soddisfatti per come si è svolto questo incontro. Sulla questione, insieme alle altre realtà che si battono come noi da tempo su queste problematiche, continueremo ad impegnarci con tutte le nostre forze".

Per chi non lo avesse letto, il dossier, aggiornato a fine 2020, è scaricabile da Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/groups/389214102510942/permalink/389990082433344/

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