Juan Carrito, a Castel Di Sangro le ceneri

08.02.2023

Consegnate questa mattina al Sindaco Angelo Caruso le ceneri dell'orso simbolo del PNALM, ma è polemica sulle condizioni di salute del plantigrado, cieco ad un occhio e con una infezione al collo. Bisognava curarlo meglio?

Dalla necroscopia effettuata sulla carcassa dell'orso Juan Carrito, morto, come tutti ricordiamo, investito da un'auto sulla strada statale 17, è emerso che il plantigrado aveva l'occhio destro compromesso. La notizia ha suscitato non poche reazioni da parte di esperti, - come riportato da Il Mattino - che hanno posto una serie d'interrogativi. Anche per capire, se il problema abbia potuto influire, nella dinamica dell'incidente. 

«Un tassello fondamentale sta emergendo nella parte finale della vita di JC.- afferma lo zoologo Paolo Forconi - Quando ha attraversato la strada non poteva vedere il lato destro, da dove è arrivata la macchina. Ma come è diventato cieco? Ci sono diverse versioni. La più probabile è che circa 2 -3 mesi fa JC fosse in un pollaio e spaventato dalla dissuasione sia scappato andando a sbattere contro dei ferri, oppure sia stato colpito all'occhio, da un proiettile di gomma. Quanto potrebbe aver sofferto a seguito del trauma all'occhio? Doveva essere portato in un'area faunistica e l'occhio andava curato per diversi giorni ed eventualmente andava tentato un intervento chirurgico per fargli recuperare la vista. Anche Yoga, qualche anno fa, era stata sottoposta a un intervento chirurgico a Roma. Invece il Parco non ha detto niente del problema all'occhio, neanche ora con la morte per incidente stradale. Ci è voluta la necroscopia allo Zooprofilattico di Isernia per sapere dei problemi all'occhio e al collo di JC. Perché nasconderlo se fosse un incidente naturale? Nell'incontro pubblico a San Sebastiano dei Marsi durante il quale, a una mia domanda, i guardiaparco hanno dichiarato che JC era cieco a un occhio e che aveva sbattuto contro una lamiera ad Alfedena, però non ricordavano quando fosse successo».

Lo zoologo pone l'accento anche sull'infezione, riscontrata sul collo dell'animale. «A dicembre JC era stato catturato dal Parco per sostituirgli il radiocollare - continua Forconi - Invece gli è stato tolto e non più rimesso perché il precedente era troppo stretto e gli aveva procurato diverse ferite al collo e sofferenza. Eppure esistono i radiocollari Drop Off che si possono sganciare automaticamente, ma in Abruzzo non vengono usati.

E intanto sull'orso, è nata una diatriba sui social network tra la popolazione di Roccaraso e quella di Castel di Sangro, circa la concessione dei resti di JC, alla cittadina sangrina, luogo, dove è avvenuto l'investimento mortale. Roccaraso vorrebbe le ceneri perché lì JC ha vissuto. 

Ma speriamo che, almeno ora, venga trattato un po' meglio. 

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