La discarica "invisibile" della S.S. 6 Casilina

21.03.2024

C'è un passaggio obbligato per chiunque dal Lazio voglia raggiungere il Molise ed è quello che, dopo aver attraversato il fazzoletto di terra del Comune di San Pietro Infine, che è un lembo di terra Campana che in quel tratto separa il Lazio dal Molise, dopo aver attraversato la galleria Nunziata Lunga porta a Venafro, "la porta del Molise". E come ogni "porta" che si rispetti dovrebbe anch'essa dar l'idea della bellezza del posto in cui si entra. Un po' come le mastodontiche porte che anticamente difendevano le città o quelle bellissime dei castelli o quelle artistiche delle Cattedrali... 

E invece... da mesi, se non addirittura anni, su quella strada la S.S. 6dir Casilina, giace - sì, letteralmente giace - una discarica a cielo aperto, a bordo strada - di quelle tristemente note nel Sud Italia - che proprio sembra non interessare a nessuno. E' a pochi passi dall'abitato di Ceppagna, eppure sembra che non la veda nessuno.

Ce n'è per tutti i gusti: pneumatici usati, un seggiolino per bambini, sacchi di bottiglie di birra (Peroni!), sacchi di immondizia, pannolini, pezzi di mobili, ceste di plastica, materassi da divano... ed è lì, a bordo strada, in una delle due piazzole di sosta che insistono su quel tratto, quasi ci si passa sopra... eppure sembra non vederla nessuno.

La nostra, come ormai sa chi ci legge, non vuol essere un'accusa nei confronti di nessuno - forse, quello sì, degli incivili che continuano impuniti ad ammassare lì i propri rifiuti - ma un invito a che si ponga fine ad uno spettacolo così squallido per gli occhi e nocivo per l'ambiente e magari ad istallare un fototrappola che renda il giusto a chi contamina l'ambiente contro le regole anche minime di civiltà.

Quello che meraviglia è che quel tratto, quotidianamente, è anche frequentato dalle autorità, oltre che da chi è deputato al servizio di ritiro dei rifiuti. E' vero non sono differenziati, non sono imputabili a nessuno, ma certamente non sono nel posto giusto e questo basti perché qualcuno decida finalmente di portarli via!

E' vero, quando parliamo di inquinamento, a Venafro ci siamo abituati a guardare in alto, verso le ciminiere, e a furia di guardare in alto dimentichiamo spesso di vedere dove mettiamo i piedi!

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