La Famiglia il capolavoro (quasi) dimenticato di Ettore Scola
di Giulia Zinedine Fuschino
Il film del 1986 tra poco compirà 40 anni, ma è quasi del tutto scomparso dai palinsesti televisivi, rispetto ad altri cult di Scola come C'eravamo tanto amati (1974) e Una giornata particolare (1977).
Con sceneggiatura di Ettore Scola, Ruggero Maccari e Furio Scarpelli, una candidatura agli Oscar 1986 e numerosi premi tra i quali vari David di Donatello e Nastri d'Argento, si presenta come un ritratto di una famiglia borghese italiana visto dall'interno di un appartamento del rione Prati di Roma, dal 1906 al 1986. Il protagonista Carlo (Vittorio Gassman), professore universitario di Lettere, è seguito dal suo battesimo fino all'ottantesimo compleanno. Tra amori vissuti e spezzati e l'Italia nel suo fermento politico e sociale si delinea quella che poteva essere benissimo una storia in cui ognuno poteva rispecchiarsi.
Una grande famiglia composta dai migliori attori italiani ed internazionali, per citarne i principali: Stefania Sandrelli, Fanny Ardant, Massimo Dapporto, Carlo Dapporto, Monica Scattini, Ottavia Piccolo, Athena Cenci, Memè Perlini, Renzo Palmer, Philippe Noiret, di cui Vittorio Gassman è la punta di diamante. I personaggi si muovono unicamente all'interno di questo appartamento, usato dal regista come una scenografia teatrale a tutti gli effetti, come fu per Una giornata particolare; il corridoio centrale ripreso in campo lungo oltre ad essere un confine spaziale della casa diventa un confine temporale tra le varie età di Carlo.
L'obiettivo di Scola di raccontare la storia italiana attraverso la quotidianità, già riuscito in C'eravamo tanto amati, viene completato in maniera sublime con questo film. È un ritratto corale sia per lo snodo cronologico (80 anni) che a livello di diversità e quantità di personaggi che, oltre al lirismo dei sentimenti e il delicato realismo, contribuiscono a rendere questo film un autentico capolavoro del cinema italiano. È così compiuto anche l'addio di Scola alla commedia all'italiana già iniziato con La terrazza, sette anni prima, in favore di quelle che in Francia chiamano "comédies dramatiques". Le musiche di Armando Trovaioli rendono ancor più struggente il vissuto personale del protagonista. Oltre all'interpretazione sempre precisa e impeccabile di Gassman, un plauso particolare va a Fanny Ardant, che per la prima volta viene diretta da un regista italiano, da musa di Francois Truffaut.
Nota dolente a conclusione: questo articolo vuole far scoprire, ci si augura, o riscoprire questo film che viene ignorato molto spesso dai palinsesti, come già precisato; fortunatamente, la Cecchi Gori ha messo in commercio la versione restaurata in DVD ed è disponibile in streaming su Amazon Prime Video.
