La povertà in Italia cresce e colpisce di più i bambini del Mezzogiorno

25.10.2024

di Giuseppe Lumia

La povertà c'è e si diffonde sempre più. L'ISTAT ne dà conto nel suo ultimo report ma basta aprire gli occhi e guardarsi intorno per capire quanto sia diffusa e devastante. I dati ci dicono che la percentuale di famiglie in povertà assoluta è del 10,2% al Sud, del 7,9% al Nord e del 6,7% al Centro. I minori in povertà assoluta sono 1,29 mln, pari al 13,8% del totale. 

Ognuno ha un compito per avviarsi lungo l'irta scala della liberazione dalla povertà e dalla miseria che la circonda. I primi gradini riguardano tutti. E' necessaria una sorta di conversione interiore per allontanare l'egoismo, gli sprechi e la sopraffazione. I gradini successivi spettano alla società nel suo complesso, perché è più che mai indispensabile stabilire quale sviluppo vogliamo promuovere, se quello quantitativo, caratterizzato da vette di ricchezze e abissi di povertà, oppure quello dello sviluppo sostenibile sociale ed ambientale. 

I gradini più alti sono destinati alla classe dirigente economica e politica. La prima deve avvertire il compito di realizzare lo sviluppo sostenibile, senza arricchirsi in modo spropositato, senza disseminare discriminazioni e disuguaglianze. Alla seconda spetta il compito di aprire e accompagnare l'intero percorso attraverso riforme radicali che sappiano coniugare Legalità Costituzionale e Sviluppo sostenibile. Ai gradini finali sono chiamate le classi dirigenti europee. Non si può lasciare l'Unione Europea nelle attuali condizioni. Le sfide di oggi richiedono il passaggio verso un sistema federale, in modo che l'Europa sia realmente unita nel promuovere il welfare community e la liberazione dalla povertà interna, adoperandosi per eliminare quella globale. Qui trovate la nota integrale al Report.

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