Landini: '3 milioni di lavoratori in nero, è ora di dire basta

06.07.2024

Le persone "costrette a lavorare in nero in Italia "sono 3 milioni. Stiamo discutendo di tutti i settori e di tutto il Paese, non solo dell'agricoltura. E' ora di dire basta, è ora che i governi, le istituzioni ad ogni livello, tutti smettano di fare gli struzzi e di cancellare quelle leggi balorde che in questi anni hanno favorito questo sistema". Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, dando il via alla manifestazione contro il caporalato a Latina.

"Il numero degli ispettori è bassissimo. Possono controllare un'azienda ogni 16 anni", ha aggiunto, sottolineando che i numeri annunciati da Giorgia Meloni (1.600 ispettori in più) "sono tre anni che girano, non sono sufficienti perché in questi anni hanno continuato a tagliare". 

"Uno dei problemi che abbiamo nel nostro Paese si chiama Bossi-Fini, è una legge assurda che va cancellata", ha sottolineato il leader della Cgil. "E' sotto gli occhi di tutti come si gestiscono i flussi: solo a una parte di quelli che vengono qui chiamati a lavorare viene dato il permesso di soggiorno. I dati parlano chiaro, solo al 20% viene dato il permesso di soggiorno. Vuol dire che la Bossi-Fini è una legge che crea clandestini. - ha aggiunto - Le persone vengono chiamate a lavorare, non gli viene dato il permesso e sono condannate allo sfruttamento e alla clandestinità, a condizioni di vita demenziali nelle baracche, perché mancano le case, mancano i servizi. Bisognerebbe fare una cosa molto semplice: la persona sfruttata, se denuncia il suo sfruttamento, deve avere il diritto di avere subito il permesso di soggiorno e il contratto nazionale".

 "Dobbiamo estirpare la piaga del caporalato". Lo ha detto Giuseppe Conte in piazza della Libertà, a Latina, dove questa mattina sta partecipando alla manifestazione nazionale organizzata dalla Cgil per combattere caporalato, sfruttamento sul lavoro e illegalità.

"Abbiamo bisogno di tanti nuovi ispettori per rafforzare i controlli. Sono stati stanziati 200 milioni del Pnrr per rimuovere gli insediamenti abusivi nei campi, ma non è stato fatto ancora nulla. Eppure, ormai è passato del tempo. Come Movimento 5 Stelle proponiamo l'istituzione dell'omicidio sul lavoro. Il caso di Satnam Singh è emblematico delle responsabilità di un datore di lavoro che lo ha lasciato morire. L'introduzione di questo nuovo reato non è più rinviabile. Infine, il decreto flussi del 2024 è stato un fallimento: dobbiamo provvedere a rimediare" ha aggiunto Conte.

Da parte sua, la sindaca di Latina, Matilde Celentano, ha ricordato che "è la terza volta che siamo in piazza, con assessori e consiglieri, per ribadire a voce alta una volta per tutte tolleranza zero nei confronti del caporalato".

"Noi non ci stiamo ad essere considerati una città e una provincia dove vive il caporalato, una piaga sociale. Per questo partecipiamo a tutte le manifestazioni, indipendentemente dagli schieramenti, per dimostrare che siamo contro questo fenomeno, e lo combatteremo in tutti i modi e su tutti i tavoli istituzionali", ha aggiunto.

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