Le telecamere di Report alla Turbogas di Presenzano

16.11.2021

Abbiamo più volte parlato nelle nostre pagine del paradosso rappresentato dalla costruzione della centrale Turbogas di Presenzano (CE), raccontando ciò che sta accadendo in quel sito, le perplessità e le lotte dei movimenti e delle Associazioni che si stanno opponendo alla sua realizzazione. Stride e non poco vedere autorizzata e realizzata un'opera di così forte impatto ambientale, mentre si continua in ogni dove a rimarcare l'esigenza di raggiungere le emissioni zero.

Ebbene finalmente la Turbogas è entrata nell'occhio anche dei media nazionali, la trasmissione di Rai3 'Report' andata in onda lunedì sera che si è aperta sul delicato tema ambientale e sulla necessità di affrontare il riscaldamento globale, a pochi giorni dalla conferenza sul clima di Glasgow che ha ribadito l'urgenza di limitare il riscaldamento globale, porre fine ai finanziamenti ai combustibili fossili e raggiungere le emissioni zero entro il 2050. 

La transizione ecologica non è più rimandabile, ma, nei fatti, resta lettera morta. Nonostante gli impegni previsti dal PNRR per favorire lo sviluppo di energie rinnovabili, l'Italia si appresta a entrare nel vivo del Capacity market: per evitare il rischio di nuovi blackout e per cercare di mantenere costante il prezzo dell'energia, finanzieremo nuove centrali a gas che resteranno in funzione per i prossimi 30 anni. Per attuare questo piano l'Italia spenderà 1,3 miliardi di euro nel 2022 e 1,5 miliardi nel 2023. Il paradosso è che, per uscire dalle fonti fossili, si ricorre comunque alle fonti fossili, come il gas. 

Gli inviati del programma condotto da Sigfrido Ranucci si sono interessati alla realizzazione della nuova centrale elettrica di Presenzano, intervistando anche Giuseppe Bocchino dell'associazione 'Antica Rufrae' che si batte, insieme ad altri, contro il nuovo impianto, ma non solo... raccogliendo il parere esperto... negativo... di esperti che non hanno esitato ad evidenziare quanto sia azzardato consentire l'utilizzo di una centrale turbogas come quello previsto per l'impianto di Presenzano, che da un lato è 'salutato' dalla certale idroelettrica, la seconda più grande d'Europa, e dall'altro da un impianto a pale eoliche. 

Imbarazzante, a nostro avviso, l'idea del Ministro Cingolani: "Adesso non c'è da inventarsi voli pindarici - ha detto - abbiamo 9 anni per arrivare al targhet degli accordi di Parigi del 55% di decarbonizzazione rispetto al 1990, lì credo che la tecnologia ci darà risposte enormi..." nel frattempo ricorriamo al gas... mentre c'è chi incassa milioni di euro... inquinando anche di più... trattandosi di centrali che si accederanno e spegneranno a seconda delle necessità...      

©Produzione riservata

Segui la nostra informazione anche su https://www.facebook.com/QuintaPagina.eu e su Twitter @Quinta_Pagina