"“Le vostre organizzazioni sono cantieri di speranza"

01.06.2021

Leggiamo insieme il capitolo sesto dell'Economy of Francesco

di Egidio Cappello

Nel Capitolo sesto dell'Esortazione Papa Francesco intrattiene un dialogo profondo e concreto coi giovani imprenditori. "Le vostre organizzazioni, egli dice, sono cantieri di speranza per costruire altri modi di intendere l'economia e il progresso umano, per combattere la cultura dello scarto, per dare voce a chi non ne ha, per proporre nuovi stili di vita". I giovani imprenditori, annota il Pontefice, posseggono altri modi di intendere l'economia e il progresso umano, conoscono i modi per combattere la cultura dello scarto, e sono depositari di nuovi stili di vita. 

La particolarità di approccio a questi problemi è data dalla sensibilità e dall'apertura verso il bene comune che caratterizza il pensiero dei giovani così aperto alla trascendenza, così proteso verso i valori della composizione e della fratellanza universale. Nei giovani così carichi di speranza, non ci sono gravami categoriali, non ci sono pregiudizi di razza, di cultura e di religione, non ci sono segmentazioni sociali, non ci sono segregazioni e limitazioni, non ci sono recinti di Circe che oscurano la mente e il cuore. 

Ai giovani imprenditori è facile dare la parola, a tutti, in modo particolare a chi non ha mai usufruito di tale libertà, in quanto consapevoli che solo attraverso il dialogo e l'ascolto è possibile utilizzare tutte le risorse culturali ed umane di chi prende la parola. Ai giovani imprenditori è possibile combattere la cultura dello scarto, perché portatori dei valori della sobrietà e della semplicità. Il consumismo è connaturato alle regole del liberalismo più caotico e fuorilegge, che accetta un modo di produrre sproporzionato senza alleviare le sofferenze dei poveri del mondo. 

Ai giovani, a tutti i giovani, il Papa attribuisce infine la capacità di proporre altri modi per trasformare gli atteggiamenti e gli stili di vita. Gli adulti hanno tramesso i propri stili di vita e l'educazione è stata sempre improntata alla preparazione delle giovani generazioni ai valori della società in atto. La presunzione degli adulti è stata quella di trasmettere i propri saperi come patrimonio da consolidare e mai da trasformare. I giovani sono icona della dinamicità in quanto naturalmente guardano al futuro e sono proiettati verso di esso, in modo particolare in questo nostro momento storico, troppo scarabocchiato da disorientamenti e da nefandezze. I giovani imprenditori, secondo Papa Francesco, sono più avvezzi rispetto ai propri genitori, alla dimensione della universalità, perché profeti di futuro. In questa ottica, che esclude ogni limitazione ideologica e culturale, è possibile guadagnare e rafforzare la sensibilità necessaria per accedere ai valori della universalità e della fratellanza di tutti i popoli. 

Chi vive la dimensione della universalità non solo non ammetterà ma lotterà ogni struttura che produca nel nostro sistema economico una sola vittima e dia vita ad una sola persona scartata. I luoghi dell'economia sono il mondo e l'anima di questo spazio illimitato è la fratellanza universale. Ad Assisi il Pontefice auspica una festa della fratellanza fondata su un patto comune, da cui dovrà derivare un processo di cambiamento globale che veda in comunione di intenti non solo quanti hanno il dono della fede, ma tutti gli uomini di buona volontà, al di là delle differenze di razza, di nazione, di credo, di cultura e stile di vita. 

Sull'ottica della unitarietà e della universalità va visto il regime economico, in quanto le risorse e lo sfruttamento delle risorse sono fatti che riguardano il mondo e l'umanità intera. Oggi le ricchezze dei territori vengono considerate di assoluta pertinenza degli abitanti dei singoli stati che le possiedono, contravvenendo ai dettami della volontà di Dio. Così sulla superficie terrestre si affacciano luoghi ricchi e luoghi poveri, comunità ricche e comunità povere. Da ciò il desiderio di guerre, di sconvolgimenti, di separazioni e di segregazioni. Il compito al quale Papa Bergoglio chiama gli imprenditori è una grande composizione di teorie, di percorsi storici, di azioni e di atteggiamenti di vita. La fiducia nei protagonisti di tale trasformazione è tanta e noi, con Papa Francesco, ci crediamo. 

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