Lettera di un Professore!

08.04.2021

La dura reprimenda di un insegnante contro coloro che, a suo dire, sono i responsabili del decadimento culturale e morale soprattutto dei più giovani... Al netto della condivisione o meno dei suoi contenuti (o forse meglio della sua forma) è certamente un ottimo motivo di riflessione

Quando mi sono imbattuto in questa lettera su un Social mi è venuto subito in mente il bel libro del filosofo austriaco Karl Popper Cattiva maestra televisione e la riflessione che in quel testo l'autore propone. E' un testo del 1994, che mantiene tuttavia una interessante forma di attualità. Il saggio denuncia i problemi che la televisione e la sovraesposizione dei bambini al consumo di programmi possono provocare alla mente infantile e alla personalità in crescita. La televisione - denunciava Popper - manda in onda soprattutto violenza, sesso e sensazionalismo, che bloccano così la libertà delle menti.

Leggendo la lettera di questo professore - al netto della sua reale esistenza o meno - subito il pensiero è tornato a Popper.

E subito dopo, un'altra immagine mi si è mostrata ed è quella di un furioso Alessandro Cecchi Paone - era il 2001 - che fece irruzione sul palco ai Telegatti, nel momento in cui a fronte di decine di programmi culturali e di divulgazione scientifica di grande livello, vide assegnato il premio per la categoria "Costume e Cultura" al Grande Fratello. . 

"IO VI ACCUSO", sembra essere questo il titolo della lettera, e poi:

"Barbara D'Urso, Maria De Filippi, Alfonso Signorini, Alessia Marcuzzi e tutta la schiera della vostra bolgia infernale... io vi accuso.

Vi accuso di essere tra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese, del suo imbarbarimento sociale, della sua corruzione e corrosione morale, della destabilizzazione mentale delle nuove generazioni, dell'impoverimento etico dei nostri giovani, della distorsione educativa dei nostri ragazzi.

Voi, con la vostra televisione trash, i vostri programmi spazzatura, i vostri pseudo spettacoli artefatti, falsi, ingannevoli, meschini, avete contribuito in prima persona e senza scrupoli al Decadentismo del terzo millennio che stavolta, purtroppo, non porta con sé alcun valore ma solo il nulla cosmico.

Siete complici e consapevoli promotori di quel perverso processo mediatico che ha inculcato la convinzione di una realizzazione di sé stessi basata esclusivamente sull'apparenza, sull'ostentazione della fama, del successo e della bellezza, sulla costante ricerca dell'applauso, sull'approvazione del pubblico, sulla costruzione di ciò che gli altri vogliono e non di ciò che siamo.

Questo è il vostro mondo, questo è ciò che da anni vomitate dai vostri studi televisivi.

Avete sdoganato la maleducazione, l'ignoranza, la povertà morale e culturale come modelli di relazioni e riconoscimento sociale, perché i vostri programmi abbondano con il vostro consenso di cafoni, ignoranti e maleducati. Avete regalato fama e trasformato in modelli da imitare personaggi che non hanno valori, non hanno cultura, non hanno alcuno spessore morale.

Rappresentate l'umiliazione dei laureati, la mortificazione di chi studia, di chi investe tempo e risorse nella cultura, di chi frustrato abbandona infine l'Italia perché la ribalta e l'attenzione sono per i teatranti dei vostri programmi.

Parlo da insegnante, che vede i propri alunni emulare esasperatamente gli atteggiamenti di boria, di falsità, di apparenza, di provocazione, di ostentazione, di maleducazione che diffondono i personaggi della vostra televisione; che vede replicare nelle proprie aule le stesse tristi e squallide dinamiche da reality, nella convinzione che sia questo e solo questo il modo di relazionarsi con i propri coetanei e di guadagnarsi la loro accettazione e la loro stima; che vede lo smarrimento, la paura, l'isolamento negli occhi di quei ragazzi che invece non si adeguano, non cedono alla seduzione di questo orribile mondo, ma per questo vengono ripagati con l'emarginazione e la derisione.

Ho visto nei miei anni di insegnamento prima con perplessità, poi con preoccupazione, ora con terrore centinaia di alunni comportarsi come replicanti degli imbarazzanti personaggi che popolano le vostre trasmissioni, per cercare di essere come loro. E provo orrore per il compiacimento che trasudano le vostre conduzioni al cospetto di certi personaggi.

Io vi accuso, dunque, perché di tutto ciò siete responsabili in prima persona.

Spero nella vostra fine professionale e nella vostra estinzione mediatica, perché solo queste potranno essere le giuste pene per gli irreparabili danni causati al Paese". (Marco Galice)

Che dire... ai posteri...

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