"L'ultima danza". Sul 'suo' monte Marrone, il ricordo di Cristina Coia

13.07.2025

di Pierluigi Giorgio

Nello splendido scenario delle Mainarde nel Pian della Ferruccia su Monte Marrone, da ieri campeggia un cippo memoriale creato con le rocce del luogo con alle spalle la teoria delle montagne e giù nella valle incorniciato dai boschi secolari la perla del Lago di Castel San Vincenzo. C'è una foto di donna sorridente con queste parole: 

Se avete bisogno di me guardate la cima più alta della montagna. Io sarò lì a proteggervi dall'alto» (Cristina Coia).

Una giovane donna che ora è nel vento, fra le nuvole, nelle albe e i tramonti, fra lo scampanellio delle mucche e lo scalpiccio dei cavalli e ieri era lì fra noi che avevamo risposto all'invito della famiglia a trascorrere una giornata insieme, tra natura, silenzi e sorrisi, per ricordare chi ci ha lasciato ma continua a camminare con noi e la messa all'aria aperta e il cibo offerto dai suoi cari. Una giornata serena, gioiosa nonostante quel velo naturale di malinconia per chi ha avuto il privilegio di conoscere Cristina. Credo che ora lei sia lì e altrove e ne sia felice, lei così profondamente amante dei luoghi impressionati dalle centinaia di fotografie, l'altra sua passione. Sento di dedicarle un frammento di "Viaggio a Ixtland", l'Ultima Danza" di Carlos Castaneda:

«Questo è il tuo monte! Così come è ora, sarà il posto della tua ultima danza. Questo è il luogo della tua ultima sosta… Morirai qui, non importa dove tu sia. Ogni guerriera di Pace, ha un luogo dove poter morire, un luogo da lei prediletto, permeato di ricordi indimenticabili, in cui gli avvenimenti importanti hanno lasciato il loro segno; un luogo da lei scelto in cui ha assistito a eventi meravigliosi, lì ove gli sono stati rivelati dei segreti, in cui ha accumulato il suo potere personale. La guerriera, ha l'obbligo di tornare a quel suo luogo prediletto. Può andarci camminando o sognando. E alla fine, un giorno, quando il suo tempo sulla terra è terminato e la guerriera sente sulla spalla sinistra il tocco della morte, il suo spirito, che è già pronto, vola al suo luogo prediletto e lì danza fino alla sua scomparsa… La morte allora, deve fermarsi per assistere alla sua ultima sosta: il tempo della sua ultima danza sulla terra. Non può coglierla mentre la guerriera mentre rievoca per l'ultima volta le sue fatiche; non la può cogliere finché non ha finito la sua danza. Poi, alla fine, l'accompagnerà nell'immensa Energia dell'Universo…».

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