Macchiagodena apre le porte ai rifugiati afgani.

18.08.2021

Non solo arte e letteratura nel piccolo comune della provincia di Isernia, ma una convinta apertura internazionale che è espressione nel modo più chiaro della cultura che lì si cerca di diffondere.

Non poteva e non è passata inosservata l'emergenza ormai umanitaria che sta riguardando l'Afghanistan e che sta significando decine di migliaia di persone in fuga. Scene come quelle a cui si è assistito nei giorni scorsi di persone aggrappate ad aerei che sono precipitate al suolo dopo un volo di centinaia di metri o come quella di ieri di un aereo costretto ad un atterraggio di emergenza per un'avaria al carrello a causa della presenza di cadaveri nel vano delle ruote, sono qualcosa che resterà scolpito negli annali della storia a testimonianza di uno dei più grandi fallimenti dell'Occidente, un fallimento non tanto e non solo militare quanto invece di civiltà.

Ha scritto questa mattina il Sindaco Ciccone: 

Sharbat Gula. La ragazza afghana. In una famosissima foto di Steve McCurry.
Sharbat Gula. La ragazza afghana. In una famosissima foto di Steve McCurry.

"Negli ultimi anni abbiamo dedicato tanto spazio ai libri, alla cultura e ai diritti sociali e civili.

Tanti dei libri che abbiamo presentato sono stati scritti da donne o hanno avuto le donne come protagoniste.

In questo momento drammatico per l'Afghanistan il Sindaco, l'Amministrazione comunale e l'intera comunità di Macchiagodena, da sempre dalla parte dei diritti e delle libertà, sono con le donne afghane.

È Urgentissimo che l'Onu, le potenze mondiali che sono state presenti in quell'area, l'Unione Europea e il Governo italiano decidano le modalità più opportune per garantire alle donne dell'Afghanistan la libertà di esistere.

Dal canto nostro, oggi stesso avvieremo le procedure per poter accogliere nel nostro comune almeno una famiglia afgana".

Un esempio di straordinario senso umanitario che ci auguriamo in tanti raccolgano e facciano proprio.

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