Marco Bellavia al Grande Fratello Vip 7: la depressione, il bullismo e una brutta pagina di tv da dimenticare

03.10.2022

E torna con forza la domanda sul senso di un programma del genere, regno incontrastato dell'assurdo, una pagina di televisione da dimenticare che dovrebbe portare la produzione a riflettere

Diciamolo con estrema franchezza: siamo stanchi di avere a che fare con certa televisione e con l'ipocrisia di chi sui social si mostra in un modo e nella realtà in un altro, di chi inneggia all'importanza dell'equilibrio psichico e della salute mentale per ottenere cuoricini e condivisioni per poi irridere coloro che lottano con le proprie ombre nella vita reale, perpetuando quel bullismo da cui è fin troppo facile prendere le distanze quando c'è uno schermo che ci protegge. 

Quello che è successo a Marco Bellavia, conduttore storico di Bim Bum Bam, all'interno della Casa del Grande Fratello Vip è un fatto di una gravità assoluta.

Bellavia - da quanto ci è dato di capire - lotta da tempo con la depressione e una fragilità difficili da gestire: una volta entrato al Grande Fratello Vip ha più volte cercato di chiedere aiuto a chi gli era vicino perché sapeva che la vicinanza del prossimo è la medicina migliore per affrontare i propri demoni, ma il suo appello è finito nel vuoto, schiacciato dalla voglia di supremazia di un branco che lo ha irriso e isolato fino alla fine, lamentandosi dei suoi sfoghi e delle sue lacrime soffocate nel cuore della notte.  Da "Vipponi" talmente "Vip" da doversi chiudere in una casa a far soldi, sotto lo sguardo "incantato" di migliaia di persone "estasiate" da cotanta altezza culturale (e morale).

Al disagio più volte espresso da Marco Bellavia, gli inquilini hanno risposto con sdegno e insofferenza, come se lui e il suo problema fossero una zavorra dalla quale liberarsi il pima possibile. «Si merita di essere bullizzato», ha commentato Ginevra Lamborghini - "vip" (sic!) perché ha il padre miliardario - dimostrando la profonda ignoranza di chi legittima un problema importante, come il bullismo, davanti alle telecamere - come se qualcuno dicesse che è legittimo che lei stessa venga molestata perché va in giro mezza nuda - motivando il gruppo, a sollevarsi per portare Bellavia a un punto di non ritorno. Un'affermazione del genere, gravissima, perché oltraggiosa di centinaia di vittime di un male sempre più diffuso, dovrebbe significare in un contesto decente l'immediata espulsione! Ad una affermazione così ignorante va spento il microfono!

«Sei la causa dei tuoi mali», ha rincarato Wilma Goich, altra "illuminata", come se fosse di Marco Bellavia la colpa di quel male oscuro, senza contare l'aggressività bieca e immotivata di Giovanni Ciacci che, dopo aver aggredito Bellavia per averlo nominato durante la puntata di giovedì 29 settembre - «È per persone come te che esiste la discriminazione» - ha avuto da ridere anche sul fatto che Bellavia fosse entrato al Grande Fratello Vip con una terapia farmacologica già in essere e, a detta dell'ex opinionista (!) di Detto Fatto, ingiusta. 

Espressioni tutte di una gravità enorme, che andrebbero sanzionate senza esitazione e senza consentire ai dotti protagonisti di poter continuare a rimanere in quella casa!

Il risultato è stato l'abbandono di Bellavia, che deve aver evidentemente accettato di entrare al Grande Fratello Vip sperando di trovare umanità e comprensione e magari aiuto e che si è, invece, scontrato con la malignità di chi davanti alle telecamere diceva che doveva andare alla «neurodeliri» (una perla offerta da Elenoire Ferruzzi, che pure qualche domandina potrebbe iniziare a farsela).

Insomma, una pagina nera di televisione spazzatura che molto dovrebbe portare a riflettere i produttori sul senso di un programma del genere... anche in considerazione della levatura di quel fior di opinionisti che ha prodotto nel tempo... "Vipponi", ma de che?, si direbbe a Roma.

Di questo capitolo vergognoso andato in onda su Canale 5 ci sarebbero da dire tante cose, sia riguardo i concorrenti, che se la cantano e se la suonano sui social inneggiando alla diversità e all'inclusione salvo poi praticare l'isolamento e il bullismo nella vita reale, e sia riguardo la produzione, che ha evidentemente approfittato del momento di debolezza di un uomo gettandolo nel tritacarne delle dinamiche di gioco perpetuate all'interno della Casa... perché fa audience... qualcosa di simile si era già visto nella precedente edizione con la vergognosa vicenda del trio "amoroso"... Belli-Sorge-Duran...

Qualcuno dice che chi non sta bene dovrebbe farsi curare a casa propria e non certo andare in un programma televisivo dove è chiaro che finirà sotto uno schiacciasassi e, per certi versi, forse ha ragione. 

Di più certo c'è che quando Karl Popper parlava di cattiva maestra televisione, certo aveva le sue ragioni... e pensare che non aveva ancora visto una puntata del Grande Fratello.

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