Mega progetto "Pizzone II", Enel si difende, ma qualcosa non torna

06.09.2023

Comune di Castel San Vincenzo, Provincia di Isernia e altri Enti e Associazioni hanno presentato osservazioni ostative. Molti altri sono in ritardo. Si lavora sulla proroga dei termini per la presentazione delle osservazioni.

Sta suscitando un vero e proprio terremoto la notizia apparsa ieri su tutte le testate giornalistiche e sui canali Social del mega progetto di nuovo impianto di pompaggio che Enel Green Power intende realizzare, denominato "Pizzone II", e che a molti appare come il preambolo di un disastro ambientale che andrà a sventrare una delle zone di maggior pregio naturalistico del Molise, fin dentro i confini del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise.

Enel prova a difendersi: "In merito al progetto di nuovo impianto di pompaggio denominato "Pizzone II", Enel Green Power, nell'ambito delle attività di valorizzazione dei bacini idroelettrici e in particolare nel contesto promosso dal D. Lgs 210/2021 volto a incrementare la capacità di accumulo energetico del sistema elettrico nazionale necessaria al raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione, precisa di aver presentato al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica istanza di Valutazione d'Impatto Ambientale come da normativa vigente e con l'obiettivo di accertare la compatibilità ambientale del suddetto progetto. In seguito all'eventuale esito positivo di detto procedimento, seguirà presso gli enti competenti un'ulteriore istanza di Autorizzazione Unica per l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio dell'impianto.

Entrambi i procedimenti vedranno il massimo coinvolgimento di tutti gli enti territoriali interessati dal progetto, con la possibilità di discutere e concordare le iniziative per la mitigazione di eventuali impatti delle opere, ricercando altresì soluzioni condivise per conciliare le attività turistico sportive, attualmente presenti nelle premesse dei bacini, con le esigenze produttive.

Enel Green Power precisa altresì di aver preliminarmente illustrato l'iniziativa ai comuni territorialmente competenti sugli invasi e che intende continuare a dialogare con tutte le parti interessate durante le successive fasi autorizzative del progetto". 

Più di qualcosa però non torna. Da quanto si apprende, la nota di Enel sarebbe arrivata presso i Comuni competenti lo scorso 7 agosto, nel pieno delle vacanze estive e fino al 5 settembre, per un mese intero cioè, nessuno ne ha mai parlato. Eppure, il progetto si mostra come un'opera monstre della bellezza di 500 milioni di Euro.

Fonti vicine alla Sindaca di Castel San Vincenzo ci dicono che, nella serata di ieri 5 settembre, l'Amministrazione cittadina ha depositato un corposo dossier con le osservazioni in merito al progetto. Ancora ieri, la vice presidente del Consiglio Regionale del Molise Stefania Passarelli aveva inoltrato al Presidente del Consiglio Regionale una nota in cui chiedeva ogni intervento utile al fine di ottenere la proroga dei termini di presentazione delle osservazioni e a favorire un dibattito con l'ente titolare del progetto e le popolazioni interessate; nel frattempo si apprende che il Prefetto di Isernia è a lavoro proprio per il termine della presentazione delle osservazioni, perché molti Enti pare siano in grande ritardo... varie Associazioni si sono ritrovate in un documento congiunto (lo trovate qui) nel dichiarare il proprio sconcerto... tutto tace invece a Pizzone, dove evidentemente il progetto fa gola, pur essendo profondamente invasivo per l'intero territorio... e si attende di capire il Parco cosa ha da dire nel merito; nel frattempo apprendiamo, proprio mentre vi scriviamo, cha la Provincia di Isernia ha inviato osservazioni al Ministero dell'ambiente chiedendo che l'intervento venga bocciato!

La domanda è, perché solo ora? Perché solo il giorno prima della scadenza dei termini è venuta fuori una notizia di una portata così devastante, con buona pace dell'Enel... perché non coinvolgere prima i territori? Perché coinvolgerli (forse meglio sarebbe dire travolgerli) a pratiche iniziate?

Si sta parlando di una delle zone naturalistiche più belle del Molise e tra quelle più belle in Italia, che da non moltissimo è riuscita ad affermarsi per le sua bellezza e la sua capacità attrattiva, nonostante la cronica incapacità di questa regione di far brillare il suo patrimonio... e ora al vaglio del Ministero un progetto - nel silenzio finora generale - che ne modificherebbe per sempre aspetto e attrattività. 

E a noi, tutto questo, piace molto poco!

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