Mimmo Lucano: l'umano oltre le "regole"

02.10.2021

di Deborah Ciccone

Torniamo a parlare di Mimmo Lucano, l'ex sindaco di Riace, un piccolo paese dell'entroterra calabrese. Terra di ndrangheta, umiliata, vessata, violentata, da chi, nel corso degli anni, ha fatto i propri interessi a scapito di tutti gli altri. Mimmo Lucano a quella terra non ha tolto, ha restituito.

Dignità, esempio di pace e solidarietà, umanità. Ha riscattato la sua terra, i tanti cittadini onesti e chi, dalla sua terra è stato accolto. Ha fatto di un paesino di 2000 anime, un modello di accoglienza apprezzato in tutto il mondo. Eppure, la sentenza del Tribunale di Locri lo ha condannato alla pena di 13 anni e 2 mesi di reclusione, per irregolarità nella gestione dei migranti.

Non commentiamo la sentenza, ma se l'ex sindaco di Riace ha agito per salvare vite e la legge non prevedeva di farlo o di farlo in modo diverso, per noi, Mimmo Lucano non avrà rispettato la legge ma le leggi, rispettano l'umanità?

Nel Mediterraneo hanno perso la vita decine di migliaia di esseri umani, altri sono stati e sono trattati come bestie. I colpevoli non sono stati assicurati alla giustizia.

L'ex primo cittadino è colpevole di averli salvati, forse, non rispettando ogni cavillo burocratico.

L'accusa di falso in atto pubblico per aver rilasciato una carta di identità ad un neonato, ne è una prova. Nessun fine criminale, ha cercato di tutelare un bambino malato che senza quel documento non avrebbe potuto essere seguito da un pediatra.

Chi lo ha accusato di volersi arricchire con la gestione dei migranti non ha trovato, nelle sue "tasche" nemmeno un centesimo. Ha fatto del bene Mimmo Lucano, ha lottato per l'uguaglianza non per il potere, ha accolto persone in difficoltà, non le ha usate per campagne elettorali, si è esposto contro la mafia ed è stato trattato, non come, peggio di un mafioso.

La solidarietà arriva forte da chi, nonostante tutto, crede ancora che un mondo più accogliente e giusto sia possibile.

Un messaggio di solidarietà è arrivato anche da Felice Ciccone, Sindaco di Macchiagodena che sulla sua pagina facebook ha commentato la vicenda con queste parole: "Ha solo amato troppo il suo lavoro, il suo ruolo di Sindaco, ha solo amato la sua gente e quella che veniva dall'altra parte del mare. In fondo era quella la sua gente. Ma è colpevole Mimmo Lucano, anche se non ha rubato un solo euro. E' colpevole - conclude Ciccone- per non aver saputo mettere confini al suo smisurato amore per il prossimo".

E se le sentenze non si commentano almeno devono farci riflettere, interrogarci. Quale messaggio si offre ai più giovani, alle ragazze e ai ragazzi cittadini di domani ma anche di oggi? Quanto è pericoloso questo messaggio?

Quanta paura fa, ad una società così contorta e indifferente chi resta umano? 

Non è Mimmo Lucano ad essere pericoloso. È pericoloso, per qualcuno, che Mimmo Lucano dimostri che una società più umana e accogliente sia possibile.

Restano ancora due gradi di giudizio per non arrenderci al fatto che la giustizia non sia giusta. Nel frattempo, se Mimmo Lucano è accusato di essere Umano, noi, siamo suoi complici. 

©Produzione riservata

Segui la nostra informazione anche su https://www.facebook.com/QuintaPagina.eu