Molise, fra Sanità al collasso e violazione della Costituzione

30.12.2025

La lucida analisi di Natale Cuccarese, Presidente nazionale del Partito del Sud che esprime solidarietà con il Sindaco Castrataro: "troppo spesso, anche da parte dei media, ci si limita solo alla denuncia del problema ma non alla causa storica e nemmeno si propongono soluzioni redistributive percorribili".

Come meridionalisti progressisti del Partito del Sud non possiamo che solidarizzare con il Sindaco di Isernia, Piero Castrataro, che per porre in evidenza la situazione drammatica della Sanità nella sua Città dorme in tenda davanti all'ingresso del "Veneziale", l'ospedale della città molisana che negli anni, così come in tanti altri Ospedali del Mezzogiorno, è stato privato di alcuni reparti e servizi e che ora rischia concretamente di perdere quelli essenziali, sia per i tagli alla sanità pubblica operati dal Governo sia per carenza di medici.

Ortopedia ha già chiuso, i reparti di Oncologia e Psichiatria funzionano a singhiozzo, solo per citare alcuni casi. Di altri tagli si sta discutendo in questi giorni, come ad esempio quello, gravissimo, del mantenimento o meno del Punto nascita. Il "Veneziale" non è solo il punto di riferimento della città, ma di tutta la provincia di Isernia e quindi di più di 80mila persone, ma arrivare ad Isernia, spesso dopo ore di tragitto su strade ormai ridotte a tratturi e non trovarvi neanche più un pronto soccorso o un punto nascite, significa un rischio concreto per la vita dei cittadini.

Purtroppo, come nel caso in questione, troppo spesso, anche da parte dei media, ci si limita solo alla denuncia del problema ma non alla causa storica e nemmeno si propongono soluzioni redistributive percorribili.

Sarebbe utile impugnare da parte della Regione i criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale, nonché quelli che riguardano la governance delle politiche di coesione e la legge Calderoli sull'autonomia differenziata, denunciando con forza che il governo centrale opera sempre e solo a svantaggio e sottrazione dei diritti dei cittadini del Sud.

Cosa che purtroppo il Presidente del Molise Roberti non fa, probabilmente per disciplina di Partito, mentre i cittadini si trovano così privati di assistenza o con casi di malasanità, come per un caso, comunque da approfondire, di avvelenamento accaduto in queste ore sempre in Molise.

Intanto il Servizio Sanitario Nazionale sta lentamente collassando a causa delle politiche governative, vista anche la conferma della de-capitalizzazione come politica principale per contenere la spesa sanitaria e i tetti come limiti invalicabili.

Come noto questa sforbiciata è il frutto di una serie di misure, che vanno dai tagli ai contratti (già in essere) di acquisto di beni e servizi sanitari e dispositivi medici, al taglio dei primariati in eccesso dopo l'applicazione dei nuovi standard ospedalieri, fino alla chiusura delle convenzioni con le case di cura con meno di 40 letti e l'applicazione ferrea dei nuovi parametri di efficienza negli ospedali, che dovranno lavorare a pieno regime per rispettare i nuovi tassi di ospedalizzazione. A questi si aggiungono, poi, interventi che puntano a contrastare le prestazioni sanitarie considerate inutili o inappropriate nel campo della specialistica ambulatoriale e nella riabilitazione.

Ovviamente la de-capitalizzazione del SSN significa maggiori possibilità di guadagno per la sanità privata, in più come diciamo da tempo l'aumento esponenziale delle spese militari richiesto da Unione Europea e Nato, a cui si è prontamente adeguato il Governo Meloni, comporta un deciso taglio del SSN, visto i parametri di bilancio da rispettare richiesti dalla Ue.

Una Ue sempre attenta ai bilanci e poco ai bisogni dei cittadini, per cui inutile stupirsi, mentre le Regioni del Sud, a partire dal Molise, sono già da anni sottofinanziate anche sulla Sanità da parte dei Governi nazionali.

Per tutto questo, e non solo, è doveroso solidarizzare con chi sul territorio giustamente protesta, a solo vantaggio dei cittadini, contro questa situazione che oltretutto contrasta con l'Art. 32 della Costituzione: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti".

Natale CuccuresePresidente nazionale del Partito del Sud

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