Molise, la classe dirigente peggiore di sempre. Troppi selfie e poca sostanza
Quanto sta accadendo in queste settimane in Molise merita un approfondimento che ci faccia finalmente rendere conto delle condizioni di assoluto degrado della politica regionale e della sua totale inconsistenza. Siamo di fronte alla classe dirigente peggiore di sempre, incatenata da così tanta autoreferenzialità da non essere capace di fare la minima sintesi e da essere costretta a subappaltare alle "stanze romane" qualsiasi genere di scelta. Partiti incapaci di individuare un candidato Presidente, costretti a rimettersi alle decisioni di chi sta al Molise come il diavolo all'acqua santa, convinto che governare il Molise sia come individuare l'amministratore di un condominio romano.
Da settimane ormai stiamo assistendo alla sfilata indegna dei nostri "politici" negli uffici romani più come dei "barboncini da salotto" che non come "cani da pastore" determinati a chiedere rispetto per una Regione che sempre di più viene parcheggiata nel dimenticatoio e che è inesorabilmente destinata a scomparire. Fa davvero tanta tenerezza e insieme rabbia vedere con quanta disinvoltura si mettono in posa a spararsi selfie con il politicone di turno... intenti ad accaparrarsi un posto al sole... pazienza se poi "a casa" va tutto in malora... pazienza se non si trova la strada per risolvere, una volta per tutte, la carenza drammatica di servizi, pazienza se i soldi da Roma in Molise arrivano con il contagocce... tanto da farci essere il fanalino di coda... pazienza... l'importante è garantirsi un posto al sole per la prossima tornata elettorale e anche se nel frattempo si è passati da un partito, ad un altro, ad un altro ancora... se non addirittura da una coalizione all'altra... partendo da un estremo per arrivare all'altro e nel frattempo provare chi sta nel mezzo... pazienza, che fa... "tanto i molisani hanno l'anello al naso e di queste cose non si lamentano"!
Il Centrodestra è arrivato addirittura quasi a provocare uno scontro interno alla maggioranza di Governo con Donzelli che ha messo sul tavolo niente meno che il peso nazionale del suo partito, rispetto a quello di Forza Italia a cui invece pare debba spettare l'indicazione del candidato alla Presidenza... e ne vedremo delle belle con l'affollamento che si sta delineando nelle file del Partito di Meloni & C., dove c'è chi senza neppure sapere chi sarà il Candidato Presidente da settimane ha già fatto uscire il "santino" con tanto di indicazione "ELEZIONI REGIONALI 2023"... come per dire "fate come volete, l'importante è che io ci sia"!
Al Centro... ad oggi, non pervenuti. Con qualche timida espressione di movimenti civici e\o di nostalgici di tempi andati e che sono ben al di là dall'essere riproponibili.
Il Centrosinistra, al di là delle apparenze, non sta poi tanto meglio. Sembrava aver trovato la sua sintesi intorno al nome del Giornalista di origini molisane Domenico Iannacone, ma poi l'avvento (o il ritorno) del "figlio prodigo" Massimo Romano con la sua squadra di volti noti e meno noti ha un po' spaginato i piani e posto un freno.
Un arrivo comunque provvidenziale perché quanto meno ha smosso le acque dicendo al Centrodestra che ha un avversario in più e al Centrosinistra che forse è ora di iniziare a fare sul serio lasciando il "Monopoli" nella stanza dei giochi.
Insomma... siamo ormai a Maggio e tutto ancora tace... o meglio, tutto ancora giace sui tavoli romani in attesa che lor signori prendano una decisione. L'unica certezza sono i volti... che sono sempre gli stessi... qualcuno con (l'ennesima) cassa diversa, c'è chi in quattro legislature ne ha cambiate quattro... ma i volti sono sempre gli stessi, appesantiti forse da qualche ruga (tanto è il tempo passato!), ma sono quelli!
