Molise, la regione "invisibile" travolta dalla droga: viaggio in una crisi che inizia a 15 anni.
INCHIESTA. Un viaggio tra i numeri di una rinnovata espansione della droga soprattutto tra i giovani
di Sabrina Fasano
«Il Molise non esiste». Una battuta diventata meme, tormentone da social, modo ironico per raccontare l'irrilevanza percepita di una regione che compare poco sulle prime pagine, nei talk show o nelle statistiche che contano. Eppure, dietro quell'invisibilità si nasconde una realtà che esiste eccome. Esiste, e preoccupa. Soprattutto quando si parla di droga.
Difatti, il rapporto tra i giovani molisani e gli stupefacenti diventa sempre più stretto. Negli ultimi anni il Molise è finito sotto i riflettori delle forze dell'ordine per un fenomeno in crescita esponenziale: il consumo di sostanze stupefacenti tra i più giovani. Secondo i dati raccolti, dal 2023 l'aumento è stato del 132%. Una cifra allarmante, non solo per l'entità, ma per il target: i nuovi consumatori hanno in media appena 15 anni. Che si tratti di cocaina o delle nuove sostanze come il Fentanyl, un analgesico con potenza di almeno 80 volte superiore a quella della morfina, il mercato degli stupefacenti punta ora sui giovani.
Nel 2023 sono quasi 960mila i minorenni coinvolti, pari al 39% della popolazione studentesca (4 su 10), i giovani tra i 15 e i 19 anni che riferiscono di aver consumato una sostanza illegale almeno una volta nella vita e oltre 680mila (il 28%) nel corso dell'ultimo anno.
Le sostanze di maggior interesse sono: la cocaina (con un aumento dall'1,8% al 2,2% rispetto all'anno precedente), gli stimolanti (dal 2,1% al 2,9%), gli allucinogeni (dall'1,6% al 2%), le nuove sostanze psicoattive (dal 5,8% al 6,4%). Tra le altre, la sostanza di cui si fa più abuso rimane la cannabis, anche se si può notare una diminuzione della percentuale rispetto all'anno 2022 (22,2% contro il 23,7%).
E il Molise? È pienamente dentro questa ondata, anche se la percezione pubblica fatica a rendersene conto. Eppure gli indicatori parlano chiaro.
Nonostante le severe regole imposte dal governo, il numero di minorenni denunciati all'autorità giudiziaria per reati correlati agli stupefacenti è aumentato del 10%.
I Carabinieri ricordano che in Italia l'impiego di sostanze stupefacenti è proibito e può costituire un illecito sanzionato penalmente ma a volte l'uso delle droghe è punito solo in via amministrativa così come previsto dall'art.75 sopra citato.
Qualora la sostanza sia destinata al consumo personale, ad esempio il ragazzo che fuma uno spinello, il possesso e il consumo di droga costituiscono un illecito amministrativo soggetto a precise conseguenze:
– sospensione della patente di guida, del certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o, nel caso in cui non se ne sia in possesso, divieto di conseguirli per un periodo fino a tre anni;
– sospensione della licenza di porto d'armi o divieto di conseguirla;
– sospensione del passaporto e di ogni altro documento equipollente o divieto di conseguirli;
– sospensione del permesso di soggiorno per motivi di turismo o divieto di conseguirlo se cittadino extracomunitario.
L'interessato viene convocato dal Prefetto per un colloquio e se non si
presenta sarà sottoposto direttamente alle sanzioni. Se è un minorenne, il
Prefetto convoca i genitori o chi ne esercita la potestà.
La persona viene invitata a seguire un percorso terapeutico e
socio-riabilitativo personalizzato, in relazione alle proprie specifiche
esigenze, predisposto dal servizio pubblico per le tossicodipendenze competente
per territorio.
Continuano anche i controlli a tappeto in tutta la provincia di Isernia. Nella giornata del 12 aprile 2025 è stato svolto un servizio coordinato, finalizzato al contrasto dell'uso delle droghe. In particolare, i carabinieri della Stazione di Frosolone hanno segnalato alla Prefettura di Isernia un giovane 25nne controllato nella frazione di San Pietro in Valle e trovato in possesso di 6,2 gr di hashish, mentre una ragazza 24nne ad Isernia è stata sorpresa in possesso di 0,4 gr di eroina.
Il consumo, e lo spaccio insieme ad questo, di droghe e stupefacenti di varia natura, non si limita ai giovani, anzi, pare non migliorare la situazione in linea generale, tra i più grandi.
La domanda cresce, e l'offerta si organizza. Lo dimostra il maxi sequestro avvenuto nella notte del 23 marzo 2025. La notizia del maxi sequestro di droga in basso Molise arriva non più di un mese fa. Nella notte del 23 marzo 2025, gli agenti della squadra mobile di Campobasso hanno sequestrato oltre 8 kg di cocaina per un valore stimato di oltre mezzo milione di euro e hanno arrestato 3 persone. Le pattuglie della polizia hanno intercettato lungo l'autostrada adriatica in territorio molisano la macchina dei sospetti, proveniente dal Lazio.
La droga, trovata in alcuni bustoni nell'auto, era destinata ad Abruzzo e Molise. Gli arresti, sono un 45enne italiano e due marocchini di 25 e 26 anni, già segnalati per precedenti analoghi. L'ennesima operazione conferma il trend in crescita di un collaudato sistema di traffico e spaccio di stupefacenti che nella costa molisana ha uno snodo sempre più cruciale.
Mentre le operazioni antidroga aumentano, resta il nodo culturale. Il Molise non fa notizia. Non ha quartieri ghetto né faide tra clan degne delle serie TV. Ma questo silenzio è parte del problema. In assenza di narrazione, il fenomeno cresce indisturbato. E i ragazzi, spesso lasciati senza alternative, diventano il bersaglio perfetto.
Le statistiche possono dirci molto, ma il dato più inquietante è forse uno solo: il consumo inizia a 15 anni. Un'età in cui la scuola, la famiglia, la società dovrebbero proteggere. Invece, qualcosa sta fallendo. E l'"inesistente" Molise rischia di diventare la cartina di tornasole di un'Italia che ancora non ha imparato a guardare dove sembra non esserci nulla.
Perché la droga non guarda le mappe. E nemmeno i meme.

