Molise. Toma: "Fra dieci giorni possiamo tornare in zona gialla""

15.04.2021

In Molise "abbiamo superato le 85mila prima dose e i 12mila guariti. Andando di questo passo tra due mesi potremmo raggiungere l'immunità di gregge".

"In questo piano di intervento - ha poi aggiunto - sono previsti ulteriori 6 posti di terapia intensiva presso l'ospedale di Isernia che verranno consegnati nella settimana prossima. Il totale sono 26 posti di intensiva di cui 10 già consegnati a Campobasso e che si aggiungono ai 39 posti letto sempre di intensiva attivati di cui 26 dell'Asrem e 13 di privati accreditati: 7 al Neuromed e 6 al Gemelli. Era una risposta già programmata da tempo, per la verità già in fase 1, a novembre 2020".
La struttura sarà multifunzionale e resterà davanti il presidio fino alla fine della pandemia.
"Le ospedalizzazioni per il Covid in Molise - spiega ancora il manager dell'azienda sanitaria -, la fluttuazione dei numeri è molto rapida sia in caso di curva ascendente che discendente.
Era importante realizzare queste strutture che ci offrono una garanzia. Sia questa che quella che realizzeremo con l'Hub Covid al Cardarelli che è strutturale, nel senso che rimarrà come potenziamento dell'ospitalità molisana: 14 posti di intensiva e 21 di sub-intensiva, mentre questa di Termoli è di emergenza e potrebbe in futuro essere smobilitata".
Il Presidente Toma ha poi annunciato entro breve tempo anche un: "restyling dei pronto soccorso dei tre ospedali molisani. Per Isernia abbiamo un reparto datato e questo intervento ci permetterà di migliorare quella situazione. Il San Timoteo di Termoli è destinatario di un finanziamento di 14 milioni e 800 mila euro che servirà per la ristrutturazione globale dell'ospedale". 
Fuori orbita sembrano essere ancora il "Ss.mo Rosario" di Venafro, il "Caracciolo" di Agnone e l'ormai arcinoto "Vietri" di Larino, la cui sorte sarà meglio nota certamente in un prossimo futuro, quando cioè inizierà a prendere piede il lavoro della neo commissario alla sanità. La buona notizia intanto è che a breve si interverrà su strutture da troppo tempo lasciate alle proprie sorti dal punto di vista strutturale e di personale.
Nel frattempo, la curva epidemiologica sembra voler risalire. Particolarmente preoccupanti sembrano essere le situazioni di Bojano, dove la diffusione è stata definita "fuori controllo" e Campobasso, dove si sono registrati nuovi numerosi casi. 
Buone notizie arrivano invece da Macchiagodena con il Sindaco Ciccone che ha annunciato la guarigione degli ultimi due casi di positività in paese, invitando però comunque tutti a comportamenti di grande prudenza e al rispetto ancora delle regole, prendendo a monito la situazione che invece sta riguardando diversi comuni vicini, in cui si continuano a registrare nuovi casi.
Insomma una situazione in grande fermento, quella molisana. L'auspicio è che si possa ripartire, gradualmente, ma con prudenza e decisione per ridare speranza a tanti e nuovi stimoli a tutti.

A parlare, ospite di "Un Giorno da Pecora", su Rai Radio1, è il governatore della regione Molise Donato Toma. Alla domanda: "Tra quanto crede che la sua regione possa tornare in zona gialla?" ha risposto: "Io penso di diventare giallo tra dieci giorni". Quando vorrebbe far iniziare le riaperture in Molise?" Io da lunedì riaprirei già i ristoranti, all'aperto e al chiuso, se fosse per me. I rischi ci sono, certo, ma vanno controllati".

Dunque una prospettiva fortemente ottimistica quella del governatore Toma, che nella giornata di oggi ha inaugurato i moduli di terapia intensiva al San Timoteo di Termoli, insieme alla sub commissario Tomasella e  al direttore generale della Asrem, Oreste Florenzano, il quale ha volto precisare: "La terapia intensiva del San Timoteo è la seconda opera ultimata. Sono dei moduli e non dei container. C'è alta tecnologia con posti letto separati, a pressione negativa, ognuno dotato di tutta la strumentazione necessaria. La struttura è stata costruita in adiacenza al Pronto soccorso ed è collegata con appositi percorsi perché può essere utilizzata come un'area grigia, come estensione del pronto soccorso".  per l'attivazione dei 10 posti di intensiva e sub-intensiva davanti situati davanti il presidio ospedaliero.

"In questo piano di intervento - ha poi aggiunto - sono previsti ulteriori 6 posti di terapia intensiva presso l'ospedale di Isernia che verranno consegnati nella settimana prossima. Il totale sono 26 posti di intensiva di cui 10 già consegnati a Campobasso e che si aggiungono ai 39 posti letto sempre di intensiva attivati di cui 26 dell'Asrem e 13 di privati accreditati: 7 al Neuromed e 6 al Gemelli. Era una risposta già programmata da tempo, per la verità già in fase 1, a novembre 2020".
La struttura sarà multifunzionale e resterà davanti il presidio fino alla fine della pandemia.
"Le ospedalizzazioni per il Covid in Molise - spiega ancora il manager dell'azienda sanitaria -, la fluttuazione dei numeri è molto rapida sia in caso di curva ascendente che discendente.
Era importante realizzare queste strutture che ci offrono una garanzia. Sia questa che quella che realizzeremo con l'Hub Covid al Cardarelli che è strutturale, nel senso che rimarrà come potenziamento dell'ospitalità molisana: 14 posti di intensiva e 21 di sub-intensiva, mentre questa di Termoli è di emergenza e potrebbe in futuro essere smobilitata".
Il Presidente Toma ha poi annunciato entro breve tempo anche un: "restyling dei pronto soccorso dei tre ospedali molisani. Per Isernia abbiamo un reparto datato e questo intervento ci permetterà di migliorare quella situazione. Il San Timoteo di Termoli è destinatario di un finanziamento di 14 milioni e 800 mila euro che servirà per la ristrutturazione globale dell'ospedale". 
Fuori orbita sembrano essere ancora il "Ss.mo Rosario" di Venafro, il "Caracciolo" di Agnone e l'ormai arcinoto "Vietri" di Larino, la cui sorte sarà meglio nota certamente in un prossimo futuro, quando cioè inizierà a prendere piede il lavoro della neo commissario alla sanità. La buona notizia intanto è che a breve si interverrà su strutture da troppo tempo lasciate alle proprie sorti dal punto di vista strutturale e di personale.
Nel frattempo, la curva epidemiologica sembra voler risalire. Particolarmente preoccupanti sembrano essere le situazioni di Bojano, dove la diffusione è stata definita "fuori controllo" e Campobasso, dove si sono registrati nuovi numerosi casi. 
Buone notizie arrivano invece da Macchiagodena con il Sindaco Ciccone che ha annunciato la guarigione degli ultimi due casi di positività in paese, invitando però comunque tutti a comportamenti di grande prudenza e al rispetto ancora delle regole, prendendo a monito la situazione che invece sta riguardando diversi comuni vicini, in cui si continuano a registrare nuovi casi.
Insomma una situazione in grande fermento, quella molisana. L'auspicio è che si possa ripartire, gradualmente, ma con prudenza e decisione per ridare speranza a tanti e nuovi stimoli a tutti.

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