Molise tra liste, disavanzo e sanità... ma i programmi?

24.05.2023

Passata la tornata elettorale per le Amministrative di metà maggio nelle quali - per inciso - abbiamo saputo distinguerci anche stavolta, dacché la metà delle liste erano fake... vuote cioè, senza nessuna democratica rilevanza, sono servite solo a qualcuno per non andare a lavorare, - a Salcito (CB), un Comune di 630 abitanti le liste erano 9... 7 delle quali con 0 preferenze - e, nel merito, speriamo che presto si ponga davvero rimedio, come promesso, si sta aprendo il mese più caldo (speriamo lo siano anche le temperature). Le strade iniziano ad essere tappezzate da tabelloni con su volti noti e meno noti, rappresentanti delle diverse forse in campo, tutti accomunati dalla promessa di risollevare il Molise. Alcuni lo pensano come la platonica città ideale in cui investire, altri la terra a cui ridare una "sanità pubblica efficiente", fa niente se per farlo hanno scelto la lista che rappresenta il gotha della sanità privata, altri inneggianti al valore irrinunciabile della libertà... insomma tutti hanno buoni propositi... poco male se - come diceva un caro vecchio amico sacerdote - "di buoni propositi è lastricato anche l'inferno".

Questo fine settimana sarà quello della presentazione delle liste e da quanto si intuisce saranno moltissimi i volti noti (gli stessi di sempre), molti anche quelli attesi, alcuni ignoti... ma da una parte e dall'altra non saranno poi così tante le novità. I segretari dei partiti di Centro Destra sembra non saranno della partita, fatta eccezione - a quanto pare - del solo Niro. Iorio dopo qualche iniziale tentennamento pare essersi riallineato (in realtà ha in pugno la partita), c'è anche qualche vecchia conoscenza che alla Regione ha sottratto somme importanti, simulando consulenze per proposte di Legge presentate da altri... ma questa è un'altra storia... e il 6 settembre molti degli attuali protagonisti andranno a sedere davanti al Giudice per la nota "vicenda Romagnuolo".

In tempi non sospetti, la nostra testata aveva auspicato una discesa in campo dei Sindaci, ma forse siamo stati fraintesi... noi intendevamo che i Sindaci si mettessero insieme in una lista, che sapesse andare oltre i partiti per il bene della Regione e non che scendessero in capo così alla rinfusa. Sarà, infatti, la tornata dei Sindaci, non solo perché i due candidati alla Presidenza sono Sindaci, ma perché sono proprio tanti quelli che saranno presenti nelle liste, anche qualcuno che è sindaco da poco più di un anno! 

Intanto, la notizia arrivata ieri da Roma del provvedimento urgente approvato dal Consiglio dei Ministri che consentirà anche alla nostra Regione di spalmare il disavanzo amministrativo in dieci anni, assicurandoci la continuità dei servizi e che di fatto salva la Regione, ha fatto esultare tutti, ma proprio tutti e più di qualcuno ha cercato di "metterci il cappello", come si dice dalle nostre parti. Lotito ha detto "sono stato io", Toma, "ci lavoravo da tempo"... insomma il carro dei vincitori si è popolato improvvisamente, e va anche bene. Resta comunque un provvedimento vitale per la nostra Regione. 

Però poi... c'è tutto il resto che non va. Insieme alla notizia di Roma, infatti, è arrivata anche quella della primario del reparto di anestesia e rianimazione del "Veneziale" di Isernia, Paola Iuorio, che non lascia spazio a interpretazioni. È stata inviata ai vertici dell'Asrem e a tutti i primari del "Veneziale": il reparto non può più garantire interventi d'elezione (ovvero quelli ordinari), ma solo la chirurgia d'urgenza. Non c'è nel reparto il numero sufficiente di anestesisti a garantire una turnazione completa, ce ne sono solo sette.

Sono andati in pensione in tre e con l'inizio del periodo estivo e le ferie, le turnazioni devono fare i conti con un numero insufficiente di dirigenti medici in servizio. Ragion per cui, a giugno solo interventi d'urgenza. Per le operazioni programmate, bisognerà andare in trasferta al Cardarelli di Campobasso. La situazione è critica e la Iuorio chiede rinforzi per il suo reparto, almeno tre anestesisti, in sostituzione di quelli andati in pensione.

A questo punto, con l'inizio dell'estate, la provincia di Isernia va incontro all'ennesima criticità. Nell'unico ospedale dove chirurgia funziona, si opererà solo d'emergenza, per tutto il resto bisognerà andare a Campobasso... a quel "Cardarelli" che presto imploderà per il carico eccessivo a cui sarà sottoposto.

Speriamo che nel frattempo, coloro che stanno promettendo la salvezza del Molise affianchino gli slogan anche con programmi concreti e realizzabili, che sappiano andare oltre l'Iperuraneo e permettere a questa sfortunata ma bella regione di risollevarsi davvero, a cominciare dai servizi essenziali e dalle infrastrutture... fino alla parolina magica che spesso viene dimenticata... il lavoro! 

©Produzione riservata

Segui la nostra informazione anche su Facebook o unendoti al nostro gruppo WhatsApp e visita il nostro canale Youtube