Monacilioni si prepara a tre giorni di festa
Anticipati al prossimo weekend i tradizionali festeggiamenti in onore del Sacro Cuore, Corpus Domini e Sant'Antonio
di Mariarosaria Di Renzo
Dopo il fermo causato dall'emergenza pandemica, riprendono a Monacilioni (CB) i festeggiamenti in onore del Sacro Cuore di Gesù, del Corpus Domini e di Sant'Antonio da Padova. Quest'anno la festa è anticipata di due settimane per dare spazio ai bambini della prima comunione domenica 26 giugno. Si inizia il venerdì alle 18 con la celebrazione della santa messa. A seguire, la processione con i bambini che reciteranno sui balconi le promesse di Gesù. Questa è una tradizione molto antica, fortemente voluta e ideata dal compianto don Mimì, parroco del paese per ben 64 anni, (dal 1948 al 2012). Il prelato, al secolo Don Domenico Leccese, era molto devoto al Sacro Cuore. Nativo di Pietracatella (CB), pregava incessantemente Gesù ed ebbe l'ispirazione di scrivere delle meditazioni su ognuna delle 12 promesse che Gesù aveva consegnato a Santa Margherita Alacoque, monaca francese, canonizzata da papa Benedetto XV il 13 maggio 1920. Famosa è la frase espressa da Gesù in apparizione alla suora: "Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini". Don Mimì si impegnò un intero anno a scrivere a mano questi pregevoli commenti e in seguito li dettò al fratello Luigi, che li trascrisse in bella copia. La sua devozione al Cuore di Gesù deriva anche da un aneddoto che mi ha raccontato la sorella Angelamaria Corinna Leccese, insegnante di italiano per oltre 40 anni. La ringrazio di cuore per tutte le altre importanti informazioni che mi ha fornito, insieme ai signori Marianna Iosue e Mario Mezzacappa, componenti del comitato festa. Nel 1943 don Mimì era intento a pregare il Sacro Cuore nella sua camera al secondo piano della casa a Pietracatella. Si presenta un soldato tedesco, che era in ricognizione in paese e prende per mano il fratello Luigi, allora di 6 anni e sale al piano superiore della casa. Grande preoccupazione per mamma Lucia che teneva in braccio Corinna di 10 mesi. Il militare fa un cenno a don Mimì, come a dire: "Stai tranquillo e continua a pregare". Poi si inginocchia e prega pure lui davanti a Gesù. Infine prende un orologio del padre nel cassetto del comodino e và via. Questo episodio può essere considerato un miracolo per la salvezza della vita della famiglia Leccese.
Oggi queste poesie sono affisse nella chiesa madre di Monacilioni e tutti i fedeli possono leggerle ed apprezzarle. Come già detto, don Mimì guardò oltre e pensò di far interpretare questi preziosi scritti dalle fanciulle del paese. In collaborazione con le signore Nina Ambrosiano (Nina du cont), Felicetta Pizzuto (Felicell d bett) e Antonietta Martino, donne assai operose in parrocchia, reclutarono le ragazzine e le prepararono affinchè imparassero la parte con devozione ed espressione. Pensarono anche agli abiti da indossare: le ragazze erano vestite di bianco, come angioletti, con la coroncina in testa e le ali sulle spalle. La fanciulla al centro recitava la preghiera e le due ai lati lanciavano i petali delle rose al Santo, alla fine della preghiera. Il debutto è avvenuto il 17 giugno 1951 e la ragazza che per prima recitò è stata Corinna Leccese, dal balcone di Francesca e Teresina, due sorelle che vivevano vicino all'attuale farmacia, in corso Umberto I. La tradizione è proseguita per circa 25 anni, fino al 1976. I successivi 15 anni, fino al 1991, la stessa prof.ssa Corinna ha preparato le fanciulle. Ci sono stati dei periodi di interruzione, poi la consuetudine è stata ripresa dalla famiglia Mignogna-Di Stefano e infine dal comitato festa in onore di Sant'Antonio. Quest'anno, per motivi di sicurezza, saranno recitate soltanto 3 promesse. Ho voluto soffermarmi su questa bellissima rappresentazione per la sua originalità, devozione e, soprattutto, per la presenza dei bambini, oltre all'impegno indiscusso di tutti coloro che, negli anni, si sono occupati dell'organizzazione.
Sabato 11 giugno alle 18 ci sarà la messa in onore del Corpus Domini e poi la processione. Anche in questa occasione, verranno allestiti gli altarini addobbati con coperte ricamante a mano, piante, ceri e infiorate che arricchiscono e abbelliscono la scena.
Domenica 12 giugno alle 11 si celebrerà la messa con panegirico, seguita dalla processione di Sant'Antonio da Padova, con i cavalli e i carretti addobbati con coperte e fiori colorati, che trasportano i bambini festanti e il pane offerto dal panificio Sant'Antonio di Monacilioni. Nel pomeriggio ci sarà l'asta dei doni in piazza, manifestazione che si svolge da circa 15 anni e, alla sera, il concerto del prestigioso complesso bandistico di Ailano (CE).
Il comitato festa
augura una buona riuscita della festa. Ringrazia il popolo di Monacilioni,
sempre disponibile e generoso, e raccomanda il rispetto delle norme anti-covid
nell'uso della mascherina e del distanziamento.
