Morire di lavoro
di Mariarosaria Di Renzo
Quadro normativo e possibili soluzioni
Negli ultimi mesi, il Governo ha introdotto delle modifiche al quadro normativo vigente. Le nuove disposizioni vanno unicamente nella direzione dell'inasprimento delle sanzioni, in caso di accertate violazioni in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, arrivando a prevedere finanche la chiusura delle ditte. A questo proposito appare necessario fare alcune considerazioni. L'attuale quadro normativo in materia di prevenzione infortuni è imperniato sul D. Lgs. n° 81 del 2008, che recepisce nell'ordinamento italiano le direttive europee in materia e riordina il precedente assetto, che era frutto di leggi e decreti che si erano sovrapposti nel corso degli anni. Questo susseguirsi di norme, se pure ha trovato una riorganizzazione, porta con sé delle eredità scomode. Vi sono, ad esempio, diversi organi di controllo (Ispettorato del lavoro, Asl, Inail) che non sono coordinati tra loro. Questo aspetto spesso incide negativamente sulla qualità e l'efficacia dei controlli. Inoltre, in Molise, sono state prese decisioni improvvide in ambito prevenzionistico. Ad esempio, è stato sospeso il servizio di verifica delle attrezzature di lavoro e degli impianti elettrici da parte della A.S.Re.M., demandandone l'effettuazione unicamente a organismi privati. Il gravissimo incidente di Torino, nel quale sono state coinvolte due grosse gru, avrebbe dovuto far trasalire chi si è reso autore di questo sciagurato provvedimento. Sarebbe decisamente più utile potenziare e coordinare gli organi di controllo pubblici, dando loro anche compiti di consulenza alle aziende e non esclusivamente funzioni repressive.
In conclusione. Ci si interroga su come e chi debba cercare di porre un freno a questi drammatici numeri. Partendo dall'assunto che il diritto al lavoro è sancito dalla Costituzione, si ribadisce a chiare lettere la necessità di garantire a tutti di operare in sicurezza! Spetta a ognuno fare la propria parte con senso di responsabilità, perché il lavoro sia uno strumento di vita e di affermazione della propria dignità!
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