Nasce a Isernia la collana di storia, "Quaderni Meridionali"

17.02.2025

L'iniziativa dello studioso isernino Mario Garofalo è volta a esplorare, in maniera approfondita e multidisciplinare, la storia, la società, l'economia e la cultura delle regioni meridionali italiane

È nata a Isernia "Quaderni Meridionali", una collana scientifica che ha l'intento di esplorare, in maniera approfondita e multidisciplinare, la storia, la società, l'economia e la cultura delle regioni meridionali italiane. Lo si legge in una nota del Direttore, lo studioso isernino Mario Garofalo. Con un focus privilegiato sul Mezzogiorno, questa collana si propone di analizzare le complesse dinamiche che hanno plasmato queste terre, andando oltre le visioni stereotipate e semplificate del Sud.

"Quaderni Meridionali" vuole rispondere a una necessità fondamentale: quella di restituire una lettura sfaccettata e rigorosa della storia del Sud Italia, cercando di comprendere le sue peculiarità, le sfide e le opportunità che si sono manifestate nel corso dei secoli. Ogni volume della collana affronta le trasformazioni sociali, politiche ed economiche che hanno contraddistinto il Mezzogiorno, esaminando la complessità di un territorio che ha spesso visto il proprio sviluppo ingiustamente ridotto a un tema di "ritardo" rispetto al resto del paese.

L'approccio interdisciplinare caratterizza ogni pubblicazione, che intreccia storia, sociologia, economia, politica e cultura. Attraverso fonti primarie e documenti inediti, "Quaderni Meridionali" si propone di offrire nuove chiavi di lettura, arricchendo la comprensione di una regione che è stata oggetto di molteplici interpretazioni semplificate. L'obiettivo, tuttavia, non è solo analizzare il passato, ma anche far emergere le potenzialità di sviluppo del Sud, valorizzando la resilienza delle sue comunità locali e le opportunità che possono derivare da un contesto apparentemente difficile.

In questo senso, "Quaderni Meridionali" si pone come uno strumento indispensabile per chi desidera approfondire la conoscenza del Mezzogiorno, con una visione critica e, al contempo, ottimista sulle sue potenzialità di crescita.

La prima pubblicazione della collana è dedicata a un lavoro fondamentale dello storico Mario Garofalo, intitolato "Resistenza, repressione e trasformazione sociale: il caso di Isernia nel decennio postunitario". In questo volume, Garofalo affronta un periodo cruciale della storia italiana, mettendo in luce le dinamiche che hanno contraddistinto il decennio successivo all'unificazione e, in particolare, il caso emblematico della città di Isernia.

Il lavoro di Garofalo esplora la reazione del Meridione all'annessione al nuovo Regno d'Italia, con un focus specifico sulle tensioni sociali e politiche che attraversarono la regione e che culminarono nel fenomeno del brigantaggio. Analizzando Isernia come caso emblematico, l'autore ci guida attraverso una lettura storica che va oltre la semplice cronaca degli eventi, per offrirci una visione più profonda delle motivazioni e delle condizioni che alimentarono il conflitto.

Garofalo ci mostra come l'unificazione, pur essendo celebrata come un trionfo del Risorgimento, abbia avuto un impatto lacerante, specialmente per le popolazioni del Sud. La resistenza popolare, spesso associata al brigantaggio, si rivelò essere una lotta per l'identità e la giustizia, una reazione alla trasformazione forzata delle strutture sociali ed economiche imposte dal nuovo stato sabaudo. Attraverso una ricca analisi dei processi legali e delle politiche repressive adottate dalle autorità, l'autore evidenzia come la giustizia venisse strumentalizzata per consolidare il potere del nuovo stato, con gravi conseguenze per le comunità locali.

Lo studio di Garofalo non si limita a raccontare un episodio del passato, ma offre riflessioni cruciali per comprendere le dinamiche di resistenza e integrazione che ancora oggi segnano la storia d'Italia. La lezione che emerge è chiara: l'unità nazionale non può essere imposta con la forza, ma deve essere il risultato di un processo di dialogo e riconciliazione tra le diverse identità e culture che compongono il nostro paese.

Con questa prima pubblicazione, "Quaderni Meridionali" si propone di stimolare un dibattito vivace e fondato, offrendo nuove prospettive e alimentando il dialogo sui temi fondamentali per la comprensione della storia del Sud Italia.

Con un focus privilegiato sul Mezzogiorno, questa collana si propone di analizzare le complesse dinamiche che hanno plasmato queste terre, andando oltre le visioni stereotipate e semplificate del Sud.

"Quaderni Meridionali" vuole rispondere a una necessità fondamentale: quella di restituire una lettura sfaccettata e rigorosa della storia del Sud Italia, cercando di comprendere le sue peculiarità, le sfide e le opportunità che si sono manifestate nel corso dei secoli. Ogni volume della collana affronta le trasformazioni sociali, politiche ed economiche che hanno contraddistinto il Mezzogiorno, esaminando la complessità di un territorio che ha spesso visto il proprio sviluppo ingiustamente ridotto a un tema di "ritardo" rispetto al resto del paese.

L'approccio interdisciplinare caratterizza ogni pubblicazione, che intreccia storia, sociologia, economia, politica e cultura. Attraverso fonti primarie e documenti inediti, "Quaderni Meridionali" si propone di offrire nuove chiavi di lettura, arricchendo la comprensione di una regione che è stata oggetto di molteplici interpretazioni semplificate. L'obiettivo, tuttavia, non è solo analizzare il passato, ma anche far emergere le potenzialità di sviluppo del Sud, valorizzando la resilienza delle sue comunità locali e le opportunità che possono derivare da un contesto apparentemente difficile.

In questo senso, "Quaderni Meridionali" si pone come uno strumento indispensabile per chi desidera approfondire la conoscenza del Mezzogiorno, con una visione critica e, al contempo, ottimista sulle sue potenzialità di crescita.

La prima pubblicazione della collana è dedicata a un lavoro fondamentale dello storico Mario Garofalo, intitolato "Resistenza, repressione e trasformazione sociale: il caso di Isernia nel decennio postunitario". In questo volume, Garofalo affronta un periodo cruciale della storia italiana, mettendo in luce le dinamiche che hanno contraddistinto il decennio successivo all'unificazione e, in particolare, il caso emblematico della città di Isernia.

Il lavoro di Garofalo esplora la reazione del Meridione all'annessione al nuovo Regno d'Italia, con un focus specifico sulle tensioni sociali e politiche che attraversarono la regione e che culminarono nel fenomeno del brigantaggio. Analizzando Isernia come caso emblematico, l'autore ci guida attraverso una lettura storica che va oltre la semplice cronaca degli eventi, per offrirci una visione più profonda delle motivazioni e delle condizioni che alimentarono il conflitto.

Garofalo ci mostra come l'unificazione, pur essendo celebrata come un trionfo del Risorgimento, abbia avuto un impatto lacerante, specialmente per le popolazioni del Sud. La resistenza popolare, spesso associata al brigantaggio, si rivelò essere una lotta per l'identità e la giustizia, una reazione alla trasformazione forzata delle strutture sociali ed economiche imposte dal nuovo stato sabaudo. Attraverso una ricca analisi dei processi legali e delle politiche repressive adottate dalle autorità, l'autore evidenzia come la giustizia venisse strumentalizzata per consolidare il potere del nuovo stato, con gravi conseguenze per le comunità locali.

Lo studio di Garofalo non si limita a raccontare un episodio del passato, ma offre riflessioni cruciali per comprendere le dinamiche di resistenza e integrazione che ancora oggi segnano la storia d'Italia. La lezione che emerge è chiara: l'unità nazionale non può essere imposta con la forza, ma deve essere il risultato di un processo di dialogo e riconciliazione tra le diverse identità e culture che compongono il nostro paese.

Con questa prima pubblicazione, - che è possibile trovare su piattaforma Amazon - "Quaderni Meridionali" si propone di stimolare un dibattito vivace e fondato, offrendo nuove prospettive e alimentando il dialogo sui temi fondamentali per la comprensione della storia del Sud Italia.

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