Natale... il "Giorno perfetto". Gli auguri "scomodi" di Mirta Cortez
di Mirta Cortez
Questa settimana ho "ritardato" un poco il mio contributo - e me ne scuso - ma ho voluto approfittare per farvi i miei auguri di Natale...
Natale, il "giorno perfetto", è ciò che mi viene da pensare se osservo ciò che mi circonda, in questo periodo ormai sempre più lungo in cui, mi verrebbe da dire, ormai ognuno ha il "suo" Natale.
Gli addobbi iniziano sempre prima, come tutta la nostra vita che, ormai, abbiamo affidato ai Social: arriva la gara dei post "natalizi", la corsa a chi posta per primo l'albero, il presepe... tutto deve essere a tutti i costi "visibile"... e mi chiedo spesso - e lo chiedo anche a voi - perché?
Non entro nel merito del significato cristiano del Natale, non ne ho gli argomenti, ma credo che uno dei significati sia il nostro "io", rispetto alla fede che dovrebbe essere il vero senso del Natale.
Continuiamo a sentire che il Natale è magia, casa, amore nei cuori, serenità, famiglia. E sicuramente è tutto questo, a patto che però nel nostro cuore questi sentimenti vengano coltivati.
Come sempre vorrei condividere con voi il mio pensiero. Io ricordo con affetto e gioia il Natale dei tempi "normali", dove la magia era condivisa con la famiglia, con amore e tanta, tanta semplicità. Oggi, invece, dobbiamo avere la "perfezione": l'albero perfetto, il presepe perfetto, la tavola perfetta, i regali perfetti, l'abito perfetto e soprattutto... la maschera perfetta.
Ricordate "le maschere per ogni occasione"? Beh, non poteva di certo mancare proprio quella per il Natale... ed ecco che magicamente... tutti diventano amici, tutti ricostruiscono per un giorno rapporti che magari noi stessi abbiamo distrutto perché i "sentimenti" del Natale non sembrano valere per i giorni feriali.
Ecco allora che mi chiedo: che significato abbiano dato al Natale?
Forse lo abbiamo semplicemente "modellato" a ciò che siamo realmente e, se questo è, permettetemi di dire che forse dovremmo in questo periodo ricercare davvero il senso del Natale e portarlo con noi, in fondo al nostro cuore e insegnarlo ai nostri piccoli... accendendo meno telefoni, guardandoci negli occhi quando stiamo insieme, parlandoci con serenità e "guardandoci allo specchio" per ritrovare quella vera magia che accende l'amore nei nostri cuori.
Io vi auguro un Natale così, vero... con affetto. Mirta
