Nel mondo ogni giorno 60 bambine muoiono per matrimoni precoci

12.10.2021

L'analisi di Save The Children. Un'infanzia, un'adolescenza spezzate. Le spose bambine non giocano con le bambole perché diventano "bambole" di mariti più grandi. La voglia di studiare scompare perché si devono occupare di altro.

Viviane è una ragazza di 23 anni. A 12 anni è stata costretta a sposarsi con l'uomo a cui era stata promessa già alla nascita: "Il mio promesso marito aveva 54 anni e aveva già quattro mogli. Io - racconta- volevo continuare a studiare e così, ho deciso di scappare ma sono stata trovata e riportata indietro a vivere con lui. Allora ho riprovato. Ho camminato per 40 km, sono riuscita a salire su un autobus e alla fine ho trovato un centro che sostiene le spose bambine come me". 

Ora Viviane studia matematica e per diventare infermiera. Per molte del centro dove si è rifugiata è il punto di riferimento per altre che come lei, vogliono studiare e quanto sia importante. 

La storia di Viviane è certo un esempio di chi ce la fa, ma la cronaca rimanda ad altri numeri drammatici. Ogni anno più di 22mila bambine e ragazze muoiono per gravidanze e parti che sono il risultato di matrimoni precoci. Sono 60 al giorno. L'età va tra i 14 e i 19 anni. Le stime sono di una nuova analisi di Save the Children pubblicata in occasione della Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze. 

L'Africa centrale e occidentale ha il tasso più alto al mondo di spose bambine con 26 morti al giorno. In quest'area ci sono quasi la metà cioè, 9600 dei decessi totali annui legati ai matrimoni precoci a livello globale e il tasso di mortalità tra le madri adolescenti è quattro volte superiore a quello di qualsiasi altra parte del mondo. In Asia meridionale ogni anno si contano 2 mila decessi legati ai matrimoni infantili cioè 6 al giorno, seguita poi dall'area dell'Asia orientale e del Pacifico con 650 morti l'anno: 2 al giorno e dall'America Latina e dai Caraibi con 560 decessi, anche qui sono 2 al giorno. 

Le conquiste fatte in 25 per evitare queste infanzie spezzate e la morte di queste ragazze perché i loro giovani corpi non erano pronti per sostenere una gravidanza, sono statati spazzati dal Covid. Sono aumentate le disuguaglianze, principale causa dei matrimoni precoci e durante i lockdown prolungati, è aumentato il rischio di violenze per bambine, ragazze e donne a causa della chiusura delle scuole, dei servizi sanitari sotto pressione o chiusi e della maggiore povertà delle famiglie. Si prevede che entro il 2030 altri 10 milioni di ragazze saranno costrette a sposarsi precocemente e di conseguenza aumenterà per loro anche il rischio di morire. "I matrimoni infantili sono una delle forme peggiori e mortali di violenza sessuale e di genere contro bambine e ragazze. Ogni anno, milioni di giovani sono costrette a sposarsi con uomini spesso molto più anziani che rubano loro l'infanzia, l'opportunità di studiare e in molti casi anche la vita", ha dichiarato Inger Ashing, Ceo di Save the Children International. 

"Il parto è la prima causa di morte per le ragazze adolescenti. I rischi per la salute delle giovani che rimangono incinte non possono e non devono essere ignorati". I governi devono dare la priorità a bambine e ragazze e devono garantire loro una protezione dai matrimoni precoci e dalle morti premature legate al parto. Questo è possibile solo se le ragazze hanno voce in capitolo nelle decisioni che le riguardano". 

Una delle convinzioni che spinge a fare matrimoni precoci, come è dimostrato in un rapporto nazionale di Save the Children Nigeria 'The state of Nigerian girls: An incisive diagnosis of child, early and forced marriage in Nigeria', è che in molte comunità ci sia la convinzione comune che i bambini nati da giovani madri siano più sani e intelligenti. Esiste anche un' altra idea molto diffusa che le ragazze più giovani possano 'rinfrescare' gli uomini più anziani con il loro 'sangue più giovane'. 

Save the Children ha pubblicato nei giorni scorsi il rapporto 'Global Girlhood Report 2021: i diritti in crisi di bambine e ragazze' con il quale chiede ai governi di supportare bambine e ragazze garantendo loro il diritto di una partecipazione sicura e significativa a tutte le decisioni pubbliche; affrontare i possibili rischi della violenza di genere, inclusi i matrimoni precoci, ponendo i diritti delle bambine e delle ragazze e l'uguaglianza di genere al centro della risposta al Covid-19 e della risposta umanitaria e anche attraverso politiche di sviluppo e maggiori sforzi; garantire i diritti di tutte le bambine e le ragazze, anche le più discriminate sulla base di genere, razza, disabilità , situazione economica, sviluppando politiche e programmi inclusivi. Inoltre, l'Organizzazione ha esortato i governi a garantire la partecipazione sicura e senza restrizioni del personale umanitario femminile in tutte le fasi della risposta umanitaria, dalla valutazione dei bisogni e dalla progettazione all'implementazione, al monitoraggio, e a unirsi al movimento Generation Equality per realizzare il Global Acceleration Plan for Gender Equality con l'obiettivo di prevenire 9 milioni di matrimoni precoci in cinque anni. 

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