Nigeria, oltre 300 studenti rapiti in una scuola cattolica

23.11.2025

Un commando armato a bordo di motociclette e auto ha fatto irruzione nell'istituto primario e secondario Saint Mary nella comunità di Papiri, nello Stato del Niger. Gli Usa valutano sanzioni al governo di Abuja e azioni di contrasto al terrorismo. La diocesi di Kontagora condanna fermamente l'attacco ed esprime profonda preoccupazione per la sicurezza dei bambini rapiti e delle loro famiglie

Un commando armato ha fatto irruzione nella scuola cattolica Saint Mary, nella comunità di Papiri, nello Stato del Niger, rapendo oltre 300 studenti e docenti. Gli aggressori, con il volto coperto, sono arrivati a bordo di motociclette e pick-up, agendo nella notte tra l'una e le tre. L'attacco segue di pochi giorni il rapimento di 25 studentesse nello Stato di Kebbi e l'assalto alla chiesa di Eruku, nel Kwara. Nessun gruppo ha ancora rivendicato l'azione, ma resta plausibile il coinvolgimento dei terroristi di Boko Haram.

Negli Stati Uniti cresce l'attenzione sulla situazione nigeriana: il presidente Donald Trump aveva già minacciato un intervento rapido e lo stop agli aiuti, denunciando una presunta persecuzione dei cristiani. Abuja aveva respinto questa lettura, affermando che la violenza colpisce indistintamente tutti i cittadini, indipendentemente dalla religione. Da Washington, il responsabile per gli Affari africani Jonathan Pratt ha spiegato che si stanno valutando sanzioni e misure antiterrorismo con il supporto del Pentagono e del Dipartimento del Tesoro, al fine di mettere pressione al governo nigeriano e proteggere le comunità religiose. L'attenzione degli Stati Uniti riguarda anche il modo in cui la Nigeria utilizza le risorse di sicurezza e condivide le informazioni di intelligence.

Abubakar Usman, segretario del governo statale del Niger, ha espresso profonda tristezza per il nuovo rapimento, precisando che il numero esatto degli ostaggi è ancora incerto. Ha ricordato che, a causa dell'aumento degli attacchi nella regione, era stata disposta la chiusura temporanea di tutti i collegi, e ha criticato la scuola St. Mary per aver ripreso le attività senza informare le autorità, esponendo alunni e personale a un rischio evitabile. La diocesi di Kontagora ha condannato l'attacco, riferendo che un membro della sicurezza è rimasto gravemente ferito. Le autorità competenti sono state avvisate subito dopo l'assalto e hanno avviato operazioni coordinate per riportare i rapiti a casa sani e salvi.

La Nigeria continua a essere teatro di rapimenti di massa, spesso compiuti da bande criminali che le autorità definiscono "banditi". A questa instabilità si somma l'insurrezione jihadista che da quasi vent'anni colpisce il nord del Paese, causando, secondo le Nazioni Unite, circa 40 mila morti e oltre due milioni di sfollati.

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