«Non cercate di essere visibili, cercate l'invisibile»

07.12.2021

Tra le tante cose che abbiamo letto e visto in questi giorni a riguardo del viaggio del Papa in Grecia, c'è un momento che abbiamo scelto come quello più significativo e, come accade spesso, è quello in cui il Santo Padre si è incontrato con i giovani. Un messaggio che crediamo possa far bene a giovani e meno giovani di ogni latitudine.

«Vuoi fare qualcosa di nuovo nella vita? Vuoi ringiovanire? Non accontentarti di pubblicare qualche post o qualche tweet, - ha detto loro il Santo Padre -. Non accontentarti di incontri virtuali, cerca quelli reali, soprattutto con chi ha bisogno di te: non cercare la visibilità, ma gli invisibili. Questo è originale, rivoluzionario». 

Così Papa Francesco incontrando i giovani nel suo ultimo giorno di viaggio a Cipro e in Grecia, presso la Scuola San Dionigi delle Suore Orsoline a Maroussi di Atene. «Tanti oggi sono molto social ma poco sociali», ha proseguito Francesco: «chiusi in sé stessi, prigionieri del cellulare che tengono in mano. Ma sullo schermo - osserva Francesco- manca l'altro, mancano i suoi occhi, il suo respiro, le sue mani. Lo schermo facilmente diventa uno specchio, dove credi di stare di fronte al mondo, ma in realtà sei solo, in un mondo virtuale pieno di apparenze, di foto truccate per sembrare sempre belli e in forma. Che bello invece stare con gli altri, scoprire la novità dell'altro!».

Dopo aver ricevuto la visita del presidente del Parlamento greco, Konstantinos Tasoulas, Francesco si è congedato dalla Nunziatura apostolica, dove ha alloggiato in questo suo soggiorno ad Atene, e si è recato in auto alla Scuola San Dionigi delle Suore Orsoline, a Maroussi, dove ha appunto incontrato i giovani. Il Papa è stato accolto all'ingresso della Sala polivalente della scuola cattolica dal responsabile della Pastorale giovanile della Grecia per un breve saluto. Quindi ha ascoltato le testimonianze di tre giovani: una ragazza filippina, un'altra di Tinos e un ragazzo siriano.

«Quell'invito antico, conosci te stesso, vale ancora oggi», ha proseguito il Papa. «Riconosci che vali per quello che sei, non per quello che hai. Non vali per la marca del vestito o per le scarpe che porti, ma perché sei unico, sei unica. Penso a un'altra immagine antica, quella delle sirene. Come Ulisse nel percorso verso casa, anche voi nella vita, che è un viaggio avventuroso verso la Casa del Padre, troverete delle sirene. Nel mito attiravano i naviganti con il loro canto per farli sfracellare contro gli scogli. Nella realtà le sirene di oggi vogliono ammaliarvi con messaggi seducenti e insistenti, che puntano sui guadagni facili, sui falsi bisogni del consumismo, sul culto del benessere fisico, del divertimento a tutti i costi... Sono tanti fuochi d'artificio, che brillano per un attimo, ma lasciano solo fumo nell'aria», ha concluso Papa Francesco prima di ripartire per Roma.

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