Non ho altro soccorso fuori di te, Signore

10.03.2022

Pensieri brevi di Quaresima - Giovedì della Prima Settimana

Letture: Est 4,17; Sal 137; Mt 7,7-12

Nei giorni scorsi Gesù ci ha consegnato le "parole"... ci ha detto "quando pregate dite...", oggi la Parola ci rassicura: chi chiede ottiene. Eppure tutti noi sappiamo che non è sempre vero, non sempre chiedere significa poi ottenere. In altra parte del Vangelo Gesù ci dice: "Chiedete e non ottenete, perché chiedete male". E allora? E allora, la preghiera di Ester, di cui oggi ci parla la prima lettura, è il modello della vera supplica. Almeno in qualche occasione, soprattutto in questo tempo di riflessione, tutti noi possiamo dire al Signore, come la regina Ester: "Signore, vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso all'infuori di te".

Una preghiera che è fiducia e perseveranza, che sono poi le caratteristiche su cui Gesù fonda il suo "Chiunque chiede riceve", che ascoltiamo dal Vangelo di oggi. Se un bambino chiede con semplicità e fiducia a suo padre e ottiene quello che gli occorre, tanto più otterremo noi che ci rivolgiamo al Padre che è nei cieli, infinitamente più potente e più buono.

Il male, al contrario, ci convince a non pregare perché insinua in noi la paura che se chiederemo qualcosa non ci sarà data, se cercheremo ciò che conta non lo troveremo mai, e che se disperati busseremo alla porta di uno che dice di amarci, in realtà ci accorgeremo che non c'è nessuno dentro. È la paura di tutto questo che fa ammalare la nostra preghiera.

E' qui allora che diventa importante la scelta fondamentale della vita: chi è Gesù per me? Quanto so fidarmi di lui?

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