Notte di cuore, notte di stelle a Jelsi con il Narratore Ambulante

di Paolo Scarabeo
C'era un cielo come pochi, a Jelsi. Di quelli che si aprono come un sipario buio e profondo, punteggiato di luci antiche, pronte a scivolare via in un lampo d'oro. La "Notte delle Stelle", quest'anno, non è stata solo la notte di San Lorenzo. È stata la notte di un abbraccio collettivo, di tende piantate nell'erba, di parole e silenzi che sapevano di vicinanza vera.
I ragazzi e le ragazze dell'Associazione culturale "don Milani" hanno vissuto qualcosa che andava oltre l'escursione o la semplice veglia sotto le stelle. Era un piccolo rito, un momento in cui la giovinezza si specchiava nel cielo, cercando tra le costellazioni un riflesso di sé.
Ospiti nella tenuta del Narratore Ambulante, Pierluigi Giorgio, hanno portato con sé sacchi a pelo, tende, giochi e quella leggerezza che è marchio inconfondibile dell'associazione: il volersi bene come bisogno irrinunciabile. E lui, il narratore, ha aperto la notte con storie di stelle e di uomini, di viaggi e incontri. Racconti che avevano il profumo della legna bruciata e il sapore della saggezza antica, quella che non si legge sui libri ma si riceve da chi ha visto molto camminando per il mondo.
Le ore sono scivolate via tra chiacchiere interminabili, risate grasse e un po' di quel silenzio buono che fa parlare i cuori. Qualcuno ha dormito poco o niente, ma nessuno se n'è lamentato: "È stato bellissimo – ha detto uno dei ragazzi – passare la notte così, tra amici, in allegria. E poi i racconti… sembravano scritti per noi. Un'esperienza che ricorderemo a lungo".
Forse il segreto di questa notte non stava solo nelle stelle cadenti che solcavano il cielo, ma nella consapevolezza di essere lì, insieme, in un tempo sospeso che difficilmente tornerà uguale. Perché certe notti non finiscono con l'alba: restano, come un bagliore persistente negli occhi di chi le ha vissute.
