Occupazione dei disabili. Ricostituito il Comitato Regionale
Nostra intervista a Ilaria Frabotta, membro del Comitato come esperta in materia di interventi socio-assistenziali.
Con decreto del Presidente della Giunta Regionale del Molise, lo scorso 31 dicembre è stato ricostituito il Comitato Regionale per la gestione del fondo per l'occupazione dei disabili. Un fondo che eroga contributi agli enti che svolgano attività rivolta al sostegno e all'integrazione lavorativa dei disabili, oltre che contributi destinati al rimborso forfettario delle spese necessarie all'adozione di accomodamenti ragionevoli in favore dei lavoratori con ridotta capacità lavorativa (> al 50%), oltre che all'istituzione della figura del responsabile dell'inserimento nei luoghi di lavoro dei lavoratori disabili.
Un passo importate compiuto nella nostra Regione, che risultava tra quelle in cui - stando alla relazione della Corte dei Conti - il finanziamento del Fondo appariva discontinuo se non addirittura assente. Certamente una buona notizia che, come ogni buona notizia ha ora bisogno di concretezza e di un riscontro forte sul territorio.
Il Comitato sarà presieduto dall'Assessore regionale competente in materia di lavoro, delega attualmente in capo all'Assessore Filomena Calenda ed è costituito da esperti in materia di politiche attive del lavoro, da esperti in materia di interventi socio-assistenziali, da rappresentanti delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori, da rappresentanti delle Organizzazioni dei datori di lavoro, dalle Associazioni dei disabili presenti sul territorio, dal Direttore del Servizio Coordinamento Funzionale dei Centri per l'impiego dell'Agenzia Regionale Molise Lavoro e dai Centri per l'impiego di Campobasso, Termoli e Isernia.
Tra i componenti del Comitato, come esperta in materia di interventi socio-assistenziali, spicca il nome di Ilaria Frabotta, una giovane di Colli a Volturno (IS), che vive una situazione di disabilità, con la quale ci siamo intrattenuti per alcuni minuti per comprendere il suo ruolo e le sue aspettative nel Comitato, per capire lo status quo dell'inclusione sociale e lavorativa dei disabili nella nostra Regione. Quello che maggiormente ci ha colpito nell'incontro con lei è stata la forza di volontà e la determinazione con cui vuole impegnarsi affinché il tema della disabilità si "normalizzi" il più possibile, per creare una condizione in cui l'inclusione dei disabili sia normale amministrazione, dove non siano più visti come "quelli particolari", ma semplicemente come parte attiva di una comunità civile in cui siano accolti e rispettati nei loro diritti. Diritti che non riguardano solamente il parcheggio o le barriere architettoniche o i trasporti... diritti che significano il riconoscimento della loro cittadinanza attiva e propositiva.
