Parità e Pari Opportunità in Molise, ottima riuscita del primo Seminario

16.12.2022

Si è svolto nel pomeriggio di ieri nella Sala Fermi della Biblioteca di Ateneo dell'Università del Molise a Campobasso, il primo Seminario promosso dalla Commissione di Parità e le Pari Opportunità del Molise sul tema: "La Commissione per la Parità e le Pari Opportunità e le azioni per le pari opportunità in Molise".

"Un evento di particolare rilevanza per noi questo Seminario - ha detto la Presidente della Commissione Angela Di Burra - dopo un periodo in cui la Commissione aveva avuto una serie di difficoltà. Iniziare con un confronto così bello con il territorio è stato particolarmente importante. E' un evento che apre la strada ad altre iniziative di confronto con il territorio che avranno luogo già dai prossimi mesi".

Hanno partecipato al tavolo, moderato dalla giornalista Valentina Fauzia, oltre alla D.ssa Angela Di Burra, l'Assessore Regionale alle Politiche Sociali Filomena Calenda, la prof.ssa Flavia Monceri, docente dell'UNIMOL, la Prof.ssa Loredana Tullio, Presidente del Comitato Unico di Garanzia dell'UNIMOL, che ha anche fatto gli "onori di Casa", la Sindaca di Gambatesa Carmelina Genovese; sono invece intervenute da remoto la Dott.ssa Roberta Mori, Coordinatrice Nazionale delle Commissioni Pari Opportunità di Regioni e Province autonome, la Dott.ssa Paola Felice, Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità del Comune di Campobasso, la dott.ssa Emma De Capoa, già Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità del Comune di Campobasso. Tra i presenti, anche la Consigliera regionale M5S Patrizia Manzo.

Un tavolo tecnico di altissimo profilo per affrontare un tema decisivo, che ormai è tempo abbia il suo spazio nell'opinione pubblica e nella cultura della società in cui viviamo, anche se con colpevole ritardo, come giustamente ha fatto notare la Professoressa Flavia Monceri nel suo intervento: "Nel 2022 siamo ancora qui, obbligati a parlare di parità e uguaglianza che è un principio sancito dall'Art. 3 della Costituzione Italiana" e che dunque dovrebbe essere prassi ordinaria, declinando poi la necessità che una "politica di genere sia incentrata sul tema della non discriminazione tout court, e su questo poi innestare politiche del fare". "Occorre - ha detto poi - formazione e formazione significa prendersi cura" ed è quindi importante che le azioni che si pongono in essere siano qualificate. Non basta che ci siano strutture, ma che contemplino la presenza di persone qualificate che sappiano favorire la non discriminazione, che sappiano accogliere una donna con disabilità, una donna sorda, una donna cieca. "Non basta fare, è necessario essere chiari sui concetti perché l'azione sia più concreta"!  

Nel suo saluto l'Assessore Filomena Calenda ha sottolineato l'importanza del Seminario dicendosi convinta che "Solo la piena partecipazione di ognuno può davvero favorire il superamento delle barriere e abbattere il muro che viviamo anche nella nostra piccola realtà. La piena parità - ha detto - è il vero motore dello sviluppo e della crescita della nostra Società. Da parte mia - ha continuato - la più totale e piena collaborazione per tutto ciò in cui l'Assessorato che rappresento può essere utile, come piena è la disponibilità anche del Presidente Toma che è titolare della delega alle Pari Opportunità". 

E' stata poi la Dott.ssa Angela Di Burra a tracciare lo status quaestionis circa la cultura di parità e le azioni che la Commissione Regionale che guida sta attuando ed ha intenzione di attuare, presentandola come luogo di convergenza delle varie istituzioni, deputata a raccogliere la varie istanze provenienti dal territorio. Tracciando un programma di ampio respiro che, partendo anche dal confronto con le altre regioni, possa essere sempre meglio rispondente alle necessità manifestate dal territorio. Un impegno che richiede certamente - e in questo si è detta molto fiduciosa - un maggiore impiego di persone e risorse e una maggiore interazione tra tutti i Comuni della Regione. Ciò che appare evidente - ha detto - da una indagine iniziata a novembre e ancora in corso, infatti, è che i Comuni più grandi della Regione hanno una delega al settore, mentre quelli più piccoli e sono la stragrande maggioranza, non hanno previsto ancora una delega alle Pari Opportunità. E non solo. L'indagine è volta anche a comprendere come il servizio nei Comuni sia attivato: c'è un delegato\a, una commissione, un presidente, uno sportello, una struttura? E come tutto questo debba e possa essere messo in rete tra i comuni per offrire un servizio più completo e migliore.

Nell'intervento della Presidente Di Burra anche la necessità di coinvolgere le Associazioni e tutti coloro che a vario titolo ruotano attorno al tema della Parità e delle Pari Opportunità al fine di far nascere tavoli operativi sul territorio per un impegno di formazione/informazione diretto, sul campo.

Un impegno e un'azione molto apprezzati dalla Coordinatrice nazionale Roberta Mori, che facendo leva sul tema della democrazia paritaria e richiamando l'obiettivo 5 dell'Agenda 2030 che mira ad ottenere la parità di opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l'eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze e l'uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione, ha detto che quando poniamo l'accento tema della parità e delle pari opportunità e sulle azioni possibili, non solo attuiamo la Costituzione ma inveriamo la Mission stessa dell'Europa.

Preziosa è stata, poi, la proposta della Sindaca Genovese di pensare ad una Commissione itinerante che possa favorire direttamente sul territorio un'azione più incisiva "Anche noi donne - ha detto - spesso siamo distratte. Nel mio Comune ad esempio ho un delegato alle Politiche Sociali, ma non alle Pari Opportunità", un intervento diretto sul campo è certamente importente per creare la cultura della parità e può essere, ad esempio, un utile stimolo a che in ogni Comune ci possa essere un\a delegato\a al settore. 

Molto interessanti, poi, gli interventi delle ospiti da remoto, che hanno introdotto al dibattito finale, come quello della Dott.ssa Maria Gabriella Faccone, già Presidente della Commissione Regionale alla Parità e le Pari Opportunità, interventi dai quali sono emerse le tante criticità che si sono vissute e si vivono e che possono e devono essere superate con una azione corale, che partendo da un maggiore riconoscimento dell'importanza che la Commissione ha e un più attivo coinvolgimento di tutti gli attori in campo, possa portare risultati efficaci ed efficienti. 

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