Piena di Grazia!
Santa Maria, Dio si congratula con te; ti dà un nome nuovo che reca in sé tutto il senso della tua vocazione e della tua missione. Nel saluto dell'Angelo s'ode l'ala dei profeti: "Gioisci figlia di Sion, esulta Israele, e rallegrati con tutto il cuore figlia di Gerusalemme" (Sof 3,14): quello che Dio ti dà a Nazareth, è un titolo maturato nei secoli; è un titolo prezioso, perciò: esso ha il segno della particolare benevolenza di Dio per te e per noi, ma esso porta con sé anche il peso e la consacrazione del tempo.
Dio ti ha unita nella maniera più intima al tuo Figlio, fonte unica della grazie, perché vi potessi attingere in pienezza; ma, facendoti piena di grazia, Dio ti ha unita anche alla Chiesa che ha, come te, la vocazione alla grazia, così tu sei diventata come il segno vivente e certo di quella grazia che ha la sua sorgente solo in Cristo, fratello nostro perché figlio tuo.
Tu sei piena di grazia prima di noi: noi dopo di te andiamo a dissetarci alla stessa fonte pasquale della grazia, alla quale tu hai già bevuto fino a soddisfare completamente la tua arsura di Dio.
Tu sei piena di grazia come una di noi: perciò sei la gloria di Gerusalemme, l'onore del nostro popolo, la letizia di Israele.
Tu sei piena di grazia per noi: perché anche noi potessimo somigliarti, la tua innocenza e la pienezza di grazia sono la profezia del nostro battesimo. Tu sei da sempre presso il fonte del nostro battesimo testimone della nostra nascita alla vita divina. Tu stai bene accanto al nostro fonte battesimale perché ti somiglia: infatti, tu sei senza peccato, quello ci purifica dal peccato; tu desti alla luce l'Unigenito del Padre rimanendo vergine, quello dà alla luce molti e rimane pure; tu, nella verginità, fosti Madre per grazia dello Spirito Santo, tuo sposo, quello è terra fertile perché il medesimo Spirito la rende ferace; tu fosti madre per la grazia di un Figlio che ci è fratello, quello è seno fecondo per la stessa grazia di un nostro Fratello che ti è Figlio. Perciò, permettici di chiamarti anche così: Ave Maria, Signora del nostro fonte battesimale.
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