Pietre che rimbalzano sull'acqua

18.05.2021

Cerchi di teologia del limite per vivere il nuovo presente

L'autore, lanciando "pietre che rimbalzano sull'acqua", per far "comparire dei cerchi sempre più grandi, che finiscono per abbracciare lo stagno intero", offre una serie di riflessioni attorno alle questioni sorte nel periodo del lockdown. Le meditazioni hanno origine dall'esperienza drammatica della pandemia, ma allargano l'orizzonte tematizzando le questioni esistenziali di ogni giorno, anche se spesso nascoste, e che in momenti di crisi e calamità arrivano a galla.

Ci sono esperienze primordiali che l'uomo ha già vissuto prima di riflettere su di esse; esperienze primordiali come la paura, il dolore, l'angoscia, la gioia, la speranza, l'amore, il senso di colpa.

Don Giuseppe Pani, con viva e profonda spiritualità, riflette sulle esperienze umane ed esistenziali in modo tale che divengano occasione per scrutare il mistero di Dio. Rilegge molte pagine della Sacra Scrittura evidenziando come in esse incontriamo un Dio di cui nessuna immagine è adeguata, un Dio che non si presta come risposta semplice e pronta alle inquietudini della vita, un Dio che sa sorprendere sempre di nuovo, perché la sua presenza salvifica rompe schemi umani ed opera al di là delle frontiere. 

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