Pomeriggio con il CISAV a Rocchetta al Volturno

12.08.2021

"Non si può fare uno studio storico etnografico di un paese della Valle del Volturno senza coinvolgere tutti gli altri... non può darsi futuro per un paese della Valle che non riguardi anche gli altri"

Un bel pomeriggio, nonostante il caldo, quello vissuto ieri nella Villa Comunale di Rocchetta al Volturno (IS) con i ragazzi del Centro Indipendente Studi Alta Valle del Volturno (CISAV) che hanno proposto il terzo incontro del loro itinerario di approfondimento mettendo a tema le Mainarde e il loro patrimonio. Un cartellone di tutto rispetto che ha visto avvicendarsi al tavolo dei relatori, magistralmente moderati dal Giornalista Donato Giannini, personalità del mondo Accademico ma non solo, gradito ed efficace, infatti, è stato infatti l'intervento di uomini e donne che da anni vivono il territorio aprendo e proponendo strade utili al suo sviluppo.

Ad aprire i lavori è stato il prof. Alessandro Testa, dell'Università di Praga, che alla Valle del Volturno deve i suoi natali, con un intervento mirato a declinare il tema in tutte le sue accezioni, è stato lui con il suo intervento a porre la basi di tutto il ragionamento che si è sviluppato in oltre due ore di piacevole interlocuzione.   

A seguire, gli interventi della Dott.ssa Antonietta Caccia, Presidente del Circolo della Zampogna di Scapoli che, dopo aver presentato la vita e l'azione del Circolo della Zampogna, ha posto l'attenzione sull'importanza del recupero della memoria nel tentare di dare un futuro al territorio mettendo in guardia dalla tentazione di cedere alla monoculture: "Tutte le monoculture sono dannose per i territori, il turismo non può essere la soluzione, è importante sostenere lo sviluppo integrale del territorio"; dopo di lei, è intervenuto il Dott. Emilio Angelone che ha illustrato il tema della montagna a partire dall'esperienza di quel fenomeno sempre affascinante che è stato il brigantaggio, a partire dal racconto della vita e delle "gesta" del brigante Domenico Coia.

Dopo questi, che sono stati gli interventi tematici, è stata la volta della testimonianza di uomini e donne che con il territorio hanno stabilito una connessione reale, viva ed efficace aprendo e proponendo percorsi utili al suo sviluppo e alla sua qualificazione, alla sua patrimonializzazione, e così il Dott. Carmine Incollingo ha presentato l'azione del CAI orientata tutelare, sviluppare e promuovere la frequentazione della montagna; è stata poi la volta di Filippo Sparacino del Museo Internazionale delle Guerre Mondiali con un intervento che dirlo magistrale non rende merito, in cui ha sottolineato l'importanza della creazione di una rete efficace, senza aspettarsi nulla, senza prestare il fianco alle promesse della politica e senza cedere alla tentazione di mollare. Il Museo Int.le delle Guerre Mondiali è riuscito ad affermarsi nonostante l'assenza della politica e delle istituzioni - ha sottolineato - arrivando poi, non senza una palese soddisfazione, ad annunciare la prossima realizzazione di un progetto di 5.000.000 di euro in collaborazione con l'Aeronautica Militare Italiana, che presto sarà presentato e che sarà realizzato in questo territorio.

E' stata poi la volta di due belle testimonianze: quella di Annalisa Grassi e Stefania Sabatini dell'Associazione InNatura Sport e Ristorazione di Castelnuovo al Volturno, che hanno raccontato la vita e l'integrazione della loro Associazione con il territorio e la loro capacità di fare rete nel tempo con tante realtà del territorio stesso ma non soltanto; e per concludere la testimonianza di Enzo Pontarelli dell'Azienda Agricola Archeoplant (che QuintaPagina vi racconterà molto presto) e del suo esperimento di recupero di frutti antichi della Valle del Volturno che in alcuni casi erano praticamente estinti, una realtà che merita certamente di essere conosciuta e approfondita.

Insomma un bel pomeriggio all'insegna della edificazione di quella rete, che significa sinergia, tra le tante anime che vivono il territorio e che insieme vogliono muovere per la sua crescita.

Assente ingiustificato, ancora una volta le istituzioni!

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