Pos 2022-2024. I paradossi di una lunga seduta Consilliare

08.11.2022

La nota di De Chirico (M5S) su quanto è accaduto in Consiglio regionale.

A un certo punto della lunga giornata in aula - ha scritto in un post su Facebook in portavoce M5S in Consiglio regionale De Chirico - sono arrivate telefonate da Roma, probabilmente dall'Olimpico di Roma, per impedire ai forzisti, e non solo, di votare questa mozione (allegata al post), seppur già corredata di inequivocabile firma. Eravamo quasi in fase di votazione quando i variegati squilli dei telefoni hanno interrotto, messo in pausa e fatto rewind all'intero corso della seduta.

Non abbiamo mai pensato che i seri problemi della sanità si potessero risolvere a colpi di monotematici e mozioni, del resto noi non siamo deputati a gestire questo complesso settore, ma i monotematici possono diventare bombe ad orologeria a livello politico e far gettare la maschera a chi fino al giorno prima, persino a un'ora prima, l'aveva esibita su tutti i giornali all'attenzione dei loro ingenui elettorati.

Iorio e Cefaratti ad esempio (quelli della immaginaria 'mozione di sfiducia') sono intervenuti a più riprese con grande accanimento per cercare di ostacolare l'altra parte della maggioranza a votare questa mozione in odore di approvazione. A votare in sostanza un atto che chiedeva coerentemente rispetto delle norme (accordi di confine e vincoli di spesa per il mantenimento dell'equilibrio finanziario della sanità regionale) e sottoscrizione di protocolli operativi con Gemelli e Neuromed per la gestione dei casi di infarto cardiaco, ictus e traumi, definendo in questo modo una appropriata gestione dell'emergenza e scongiurando forse i lunghi viaggi in ambulanza a Pescara o Napoli.

Avete capito? Iorio ha votato contro e fatto votare contro la presa di posizione politica sul blocco dell'extrabudget (già peraltro proposto formalmente in sede ufficiale dal commissario Toma) e l'inserimento formale dei principali privati accreditati nella rete delle malattie tempo-dipendenti.

Gli stessi due hanno ripetuto per ore che bisognava assolutamente "ritirare" il piano operativo (per poi farne cosa non si è ben capito, perché io di proposte non ne ho mica sentite) e poi alla fine riproporre lo stesso punto 1 ("sospendere") che era nella nostra mozione, controfirmata da Toma, Cavaliere e c.

Perché poi è sul quel primo punto che la maggioranza si è ricompattata, dopo una giravolta improvvisa e clamorosa, presentando uno stupefacente emendamento sostitutivo: in sostituzione al nostro.

L'emendamento sostitutivo era l'unico espediente possibile per far evitare la figuraccia a chi aveva apposto in precedenza la propria firma e avrebbe dovuto paradossalmente, in seguito alle potenti telefonate dall'esterno, mettere a verbale ritiro firma e voto contrario. "Quelli della sfiducia" hanno aiutato i loro amici di maggioranza a sottrarsi dall'umiliante imbarazzo riproponendo in extremis un testo quasi nullo (inserito tra i commenti). Noi 5 stelle, considerando un sopruso regolamentare l'azione di presentare un emendamento sostitutivo dopo la richiesta di votazione per appello nominale al testo originario, ci abbiamo riprovato mettendo al voto i punti 4, 5 e 6 mediante un sub-emendamento aggiuntivo, ovviamente cassato, stavolta, dal voto unanime della maggioranza (tranne D'Egidio che almeno ha avuto la decenza di alzarsi e uscire dall'aula per non partecipare allo squallido teatrino e tranne Toma che si è astenuto).

PS: non fidatevi - ha concluso - del clamore e delle campane stonate. Gran parte della maggioranza è stata ed è lì dentro esclusivamente grazie a Toma che ha vinto le elezioni. Diciassette poltrone (13 + 4 surroganti) furono occupate ufficialmente per aver preso poche migliaia di voti in più rispetto a chi di fatto ha collocato "solo" sei consiglieri. Nessuno dimentica il beneficio ricevuto e soprattutto l'eventualità di poterlo ricambiare.

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