Presentato a Colli a Volturno il libro di Esterina Incollingo

24.01.2023

Successo di pubblico per la presentazione de L'universo femminile nella produzione artistica di Luigi Venturini

di Giammarco Rossi

Lo scorso 22 gennaio presso l'Istituto Comprensivo di Colli a Volturno (IS), è stato presentato il volume L'universo femminile nella produzione artistica di Luigi Venturini, di Esterina Incollingo.

Una monografia in cui, dopo un meticoloso lavoro d'archivio, vengono analizzate una buona parte delle opere dell'artista ligure. Grazie al lavoro di recupero svolto dal Museo Internazionale delle Guerre Mondiali di Rocchetta a Volturno (IS), le opere di Venturini hanno visto la luce in una mostra permanente nel comune di San Giovanni in Galdo (CB), da cui è poi scaturito l'interesse per un lavoro scientifico attraverso il quale la giovane ricercatrice ha gettato solide basi per reinserire nei canoni Luigi Venturini, artista da tempo ai margini dei canali ufficiali dell'arte.

Durante la presentazione sono stati molti gli spunti offerti da Incollingo: dalla ricostruzione dell'evoluzione artistica, fino alla persona stessa... al Venturini uomo. Un'anima fragile e tormentata che vedeva nel buono e nel bello le chiavi essenziali per ricongiungersi alla vita e a Dio. L'artista avvertiva una «caduta fisica e morale» della società alienata e disinteressata, una società che, dopo il secondo conflitto bellico, aveva perso quel sentimento di fratellanza, quella quiete comune, una società abbandonata ad un dinamismo incapace di rallentare. Attraverso le sue opere - nota Incollingo - Venturini prova a riappropriarsi della vita, tenta di rimettere al centro quelle vere priorità oscurate da indifferenza e sterili individualismi.

La figura femminile gioca un ruolo decisivo: a quattordici anni Venturini realizza il busto in marmo di Carrara, Nonna Marietta, un esempio di arte classicheggiante dalla forte natura legata alla statuaria antica. Questa prima scultura è fondamentale poiché apre la strada a quello che sarà lo sviluppo artistico di Venturini. Nonostante le molte commissioni pubbliche e private ottenute nel Ventennio, l'artista ligure non smette mai di dedicare il suo tempo libero alla sperimentazione e alla donna, da lui vista come l'intermediario tra la realtà e Dio, porto in cui far approdare il suo animo sensibile e sfiancato.

Risulta difficile attualizzare oggi la weltanschauung (concezione del mondo, della vita, e della posizione in esso occupata dall'uomo) sull'universo femminile di questo artista: una donna angelica e beata, quasi stilnovista, è un concetto che va stretto se comparato anche a tutte le battaglie che vengono fatte quotidianamente; in Venturini però, pare naturale vedere la donna mite, non perché inerme e addomesticabile, al contrario: Venturini s'interessa all'universo femminile perché affascinato dalla forza che esso emana. In Donna seduta (opera scelta per la copertina del volume) l'artista coglie e valorizza due aspetti della donna che provocano e spaventano: la figura è nuda e soprattutto pensante. Un'istantanea dal profondo valore semantico, in cui la forza del pensiero gronda indipendenza e consapevolezza, attraverso una calma apparente che racchiude forza e determinazione.

Alla presenza di una notevole cornice di pubblico e delle Istituzioni locali, Esterina Incollingo ha ribadito più volte l'importanza che questo artista potrebbe avere e soprattutto di come il lavoro non possa decisamente ritenersi terminato. L'archivio Venturini è letteralmente sterminato: ci sono opere sparse su tutto il territorio nazionale che andrebbero catalogate e svariati carteggi da analizzare per cogliere molti aspetti della sua singolare filosofia. Con queste premesse dunque si deduce che il seguente volume è solo il primo tassello di una lunga serie che possa analizzare e riportare in luce l'opera omnia del maestro ligure.

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