"Quando il Mostro è il proprio padre". Un libro di Alessandra Hropich

16.04.2022

"Quando il Mostro è il proprio padre!". Come è nato questo libro?

Decisi di scrivere il libro più difficile per me mentre è un caso da leggere mi hanno detto sempre, perché il racconto è di una chiarezza ed importanza estrema. Come potevo tacere? Perché non raccontare cosa accade in certe famiglie che sembrano un modello per tutti? Tacere mi sembrava far parte a pieno titolo dei complici, mi indignava profondamente questa cosa, il sapere e non dire mi fa impazzire. Sono cresciuta con la convinzione che il mio vicino di casa di un tempo fosse tra le persone più corrette del pianeta, un uomo ritenuto da tutti quasi un santo, gentile nei modi anche troppo.

Non a caso, un capitolo ha come titolo proprio: "Un Santo per tutti!". Perché un santo?

Perché il Mostro ha sempre dimostrato di essere un uomo disponibile e mite con il mondo esterno, credevo, esattamente come tutto il vicinato, che dietro ai modi estremamente gentili ed ossequiosi di un uomo ci fosse solo un padre ed un marito altrettanto rispettoso nel privato. Invece, una mattina di alcuni anni fa, la figlia più grande mi apre uno scenario inquietante, corredato di fatti e prove come se raccontasse tutto non ad un' amica sua compagna di giochi da bambina ma ad un giudice, mi sentivo un giudice.

Certi racconti non sono mai facili. Quale fu il primo impatto con quel racconto?

Il racconto della mia amica/vicina mi sembrerà dapprima uno scherzo di cattivo gusto, poi, man mano che mi venivano mostrate alcune prove, tra cui una denuncia a sua tempo presentata dalla moglie ma poi archiviata forse su sua richiesta successiva, mi dovetti ricredere. Ma non fu facile ascoltare e rendersi conto che, ogni gesto di gentilezza anche nei miei confronti da piccola da parte di quel fin troppo gentile vicino, fosse una opera di mera facciata. Mi fece uno strano effetto ripensare a quando quel Mostro, che io credevo un bravo padre di famiglia, mi aveva preso in braccio quando caddi giù al portone ancora bambina. Il sapere che un Mostro a caccia di anime delicate di cui approfittarsi, mi avesse portato tra le sue braccia dal portone fino alla mia porta di casa, mi fece venire la pelle d'oca, quasi a voler ricordare se minimamente avesse tentato di approfittare anche di me.

Nessuno sapeva e soprattutto nessuno sospettava niente. Ma in casa?

In realtà, il Mostro approfittava soprattutto di ragazzine all' interno della sua casa, meglio ancora se di famiglia perché tutto doveva rimanere segreto tra le quattro mura di casa. Nessuno sospettava nulla ovviamente, un uomo impeccabile nei modi che oltretutto indossava una divisa, perché mai dunque dubitare di lui? Eppure persino la moglie, che tormentata dall' indifferenza e dal pessimo carattere del Mostro in casa, aveva una fiducia incondizionata verso il marito, per lei era comunque un uomo dal brutto, strano e freddo carattere ma sicuramente uno di cui fidarsi per via del suo modo di essere preciso e maniacale che lei considerava soltanto eccesso di precisione.

Quanto questa storia l'ha cambiata?

Da quando appresi la vicenda, ho iniziato a vedere tutto e tutti in modo diverso, nulla mi è sembrato più autentico. Se un Mostro ha indossato la maschera di gentleman tutta la vita, salvo consumare in casa i suoi deliri e depravazioni, di chi non avrei dovuto più dubitare? Il dubbio è oggi la regola, su ogni persona, magari ci sono tanti padri e mariti realmente esemplari ma la maschera del Mostro non è mai caduta e il ruolo recitato meriterebbe un premio Oscar come migliore attore.

In che modo ha inciso sul suo lavoro?

Da questa tormentata vicenda che ho conosciuto da vicino, ho iniziato regolarmente a scrivere analizzando e riportando fedelmente ogni vicenda privata di pubblico interesse ed ho compreso, parlandone con psicologi ed esperti che vi erano numerosi atteggiamenti evidenti che la moglie aveva sottovalutato cercando sempre di dare una spiegazione ad ogni stranezza e questo, pur non essendo minimamente innamorata.

Dunque un libro che è anche un aiuto a leggere alcuni fenomeni che spesso sono sottovalutati...

Ecco, il libro non solo racconta gli episodi e la vicenda in tutto il suo squallore ma mette in guardia chiunque dagli atteggiamenti che evidenziano una segreta tragedia umana. Non si vede ciò che non si vuole vedere, molto spesso per pigrizia o per eccessiva buona fede ma ogni stranezza può nascondere delle motivazioni. Alcune manie invece sono rivelatrici di pura follia ed il Mostro era esattamente maniacale su determinate cose ma la moglie sognava di avere una famiglia normale, sperava in chissà quale cambiamento del marito, cambiamento mai avvenuto ma solo quando le figlie saranno piuttosto grandi, la verità verrà a galla, quando ogni reato si è consumato, quando la moglie stessa non sapeva più cosa fare, essendo passato troppo tempo. 

Per informazioni sul libro: https://www.bibliotheka.it/Quando_il_mostro_e_il_proprio_padre_IT?fbclid=IwAR19eUj71FpRQ2ZDw8GvttapJRgUT8atHffrZH9FGfweLe5yElu4BLuCuFg 

Alessandra Hropich. 

Dopo la laurea in legge, svolge pratica legale per uno studio legale penale di Roma. Interromperà la pratica legale per occuparsi di programmi TV nella Redazione. Lavora per Autorità pubblica e per un partito politico. Poi riprende con l'attività di relatrice di Convegni a carattere sociale. E da alcuni anni ormai è consulente per la comunicazione politica ed Istituzionale. Media Relations, scrittrice e pubblicista. Scrive articoli su diversi giornali quasi tutti online. Ama raccontare soltanto la realtà soprattutto se si riferisce a vicende private e/o di carattere familiare. Quello che gli altri non dicono, per prassi, per vergogna o semplicemente perché non viene loro consentito, lei lo racconta. Ama raccontare fino a creare panico nel vicinato, in chi la conosce e in chi la legge, non nasconde certi fatti solo per compiacere qualcuno e questo rende i suoi libri ed articoli interessanti ma temerari per altri. 

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