Quaresima è esperienza della novità e della bellezza dell’annuncio evangelico, esperienza di gioia e di pienezza dell’umanità

22.02.2023

di Egidio Cappello

La Quaresima è il tempo della introspezione. Ognuno è invitato ad una esperienza particolare, di revisione e di valutazione della propria intimità con Dio. La tradizione, a torto, ha assegnato a questo tempo e alle opere che lo distinguono, i caratteri della penitenza, della contrizione, del rientro in se stessi, del digiuno, della negazione degli entusiasmi, della punizione per la propria corporeità. Non è questo lo Spirito della Quaresima, perché questo non è lo spirito della morte e della Resurrezione del Signore. Quaresima è esperienza della novità e della bellezza dell'annuncio evangelico, esperienza di gioia e di pienezza dell'umanità. La quaresima è periodo di annuncio della luce divina: la penitenza, la contrizione, la mortificazione, il richiamo all'origine e alla fine della vita umana, sono da inserire in un quadro di proclamazione della gioia e della felicità umana. Quaresima è periodo di giovinezza ed è periodo per menti e cuori giovani, giovani che vivono nell'entusiasmo e guardano con ottimismo al futuro perché consapevoli di possedere tutti gli strumenti per edificare percorsi di vita autentica. Quest'anno ci sono cento ragioni per annunciare, testimoniare e vivere la gioia per tutti i cristiani, tale e tanta è stata la sofferenza dell'umanità a causa di eventi naturali e a motivo delle tenebre che hanno sconvolto talune consorterie di potere. I tempi hanno dato giuste motivazioni a ridare alla Quaresima l'autentico suo significato. 

Quaresima è quest'anno il tempo del coraggio, il tempo dell'uscita da se stessi, il tempo della innovazione e della creatività, il tempo della raccolta di tutte le proprie risorse intellettive ed affettive, il tempo dell'amore concreto, dell'amore senza limitazioni ideologiche o religiose, il tempo delle mani sporche, il tempo dello sguardo pieno a Dio. La Quaresima di quest'anno è il tempo della riflessione attraverso il rientro nella propria interiorità. Molti idoli l'umanità ha creato, elevandoli a schemi di lettura e punti di riferimento, molte congetture bugiarde ha disegnato e insegnato alle giovani generazioni. Ma rinunciare non basta, occorre capire il perché della rinuncia e della cancellazione di quanto devia il percorso naturale della mente. La Quaresima di quest'anno è il tempo della verità e della autenticità. 

Non si può essere protagonisti del momento storico se non si è autentici, se non si è veri, se non si è liberi da ogni oppressione mentale. La Quaresima di quest'anno è il tempo della sinodalità, della corresponsabilità, il tempo del camminare insieme dopo aver ideato insieme, del valutare insieme, del riflettere insieme, del ricominciare insieme, nel caso di fallimento. La Quaresima di quest'anno è il tempo dell'aperta lotta al male, comunque si chiami e dovunque abiti, anche quando è collocato all'interno delle mura domestiche. La Quaresima di quest'anno è il tempo della riconquista dell'amicizia di Dio, dell'intimità con Dio, fondamenti per credere nelle proprie capacità di risolvere i problemi che affliggono il mondo contemporaneo. La Quaresima di quest'anno è il tempo dell'impegno, il tempo della speranza preparata con attenzione e oculatezza, come ha insegnato don Tonino Bello, per vincere l'indifferenza e il desiderio della comodità di casa. 

La Quaresima è il tempo della preghiera, non di formule ripetute, ma di dialogo con Dio, di ascolto della Parola di Dio, di accoglienza del suo progetto di salvezza universale. La Quaresima è il tempo dell'amore, il tempo della comprensione dell'unico vero ed autentico amore, quello gratuito di Dio, e non dell'amore a fosche tinte creato dalla pubblicistica attuale. La Quaresima è il tempo del pane, quello da preservare e conservare e quello da portare ai bambini affamati del mondo che non ne conoscono il profumo. La Quaresima di quest'anno è evento straordinario perché coinvolta in una situazione di rinnovamento epocale. Non può limitarsi a poche partecipazioni ad eventi ecclesiali, ad una confessione frettolosa, e a poche preghiere riparatrici, atti che conservano un ruolo di primo piano. La quaresima di quest'anno è straordinariamente nuova perché nuovo è il mondo di oggi, nuove sono le attese dei giovani, nuove le attese delle mamme, nuove le esigenze di coloro che sognano mondi e uomini nuovi, nuovi i percorsi da intraprendere. Il ritorno al Calvario, ai piedi della Croce, è fondamentale, per riascoltare ancora e con maggiore attenzione, e far proprio pienamente lo spirito del messaggio di Gesù di Nazaret. 

Nel periodo quaresimale la mente è al massimo della sua funzione ed è necessaria l'ottimale utilizzazione dell'intero scrigno delle sue risorse intellettive e creative. Oggi più che mai il credente deve corredarsi della "Scienza della Croce", come Edith Stein ha chiamato la sua opera più significativa. Conoscere la Croce di Cristo è munirsi della ragioni della gioia e della felicità umana. Le letture che la Chiesa propone nelle cinque domeniche quaresimali raccontano proprio la mente umana di fronte ai problemi più difficili e pericolosi della vita. L'itinerario di adesione a Dio è completo se riusciamo, proprio nelle difficoltà più terribili, non solo a rimanere integri ma ad essere protagonisti del progetto di Dio. I luoghi della Quaresima sono quelli della quotidianità, quelli delle strade, dei crocicchi, quelli della sofferenza e della negazione della vita. I luoghi della Quaresima vanno abitati con spirito nuovo, sinodale, affinché ogni percorso sia frutto di condivisione e di amore fraterno e sia forte e determinato e cammini spedito verso il bene di tutti. 

 La Quaresima di quest'anno è cammino sino a consumare le suole delle scarpe, è percorso fissato nei suoi momenti e nelle sue fasi, è nuovo inizio del tutto immerso nello spirito evangelico. È questa la mente che ha raggiunto la massima espressione del cammino quaresimale, ossia il possesso dello spirito della donazione e della gratuità. C'è un'ultima stazione del cammino verso Dio, la tomba. La mente "quaresimale" conosce la sconfitta della morte ma ancor più conosce la destinazione dell'uomo alla resurrezione. La tomba è solo strumento della gloria di Dio, come dice lo stesso Gesù alle sorelle di Lazzaro. Di fronte al grido:" Lazzaro, vieni fuori" la mente raggiunge il più alto grado della sapienza, quella che immerge nella vita e nella gloria di Dio. La mente chiude il cammino quaresimale nella gioia e nella speranza, nella piena conoscenza di Cristo e nella piena adesione al suo progetto. Il mondo oggi ha bisogno di un cammino di gioia. La Quaresima ne è strumento essenziale e via maestra.       

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