Raffaele Iannarelli dell'Agesci Venafro 4 al Jamboree in Corea
"Coordinato dall'Organizzazione Mondiale del Movimento Scout, il World Scout Jamboree è il più grande campo giovanile del mondo che si tiene ogni quattro anni. Decine di migliaia di giovani e leader di 170 paesi condividono cultura, esperienza e amicizia e mettono in pratica una concreta cittadinanza globale".
di Chiara Franchitti
Il 25º Jamboree mondiale dello scautismo (25th World Scout Jamboree) si è tenuto dal 1° al 12 agosto 2023 a Saemangeum, nella contea di Buan in Corea del Sud. Sono stati presenti all'evento quasi 50 mila partecipanti, di cui 1200 hanno costituito il contingente italiano e di questi un solo molisano: Raffaele Iannarelli del gruppo scout Agesci Venafro 4.
"Un aspetto che ci ha colpito di Raffaele - ha detto Chiara Capaldi, capofuoco del Venafro 4 -, è stato il suo desiderio profondo di prendere parte a questo jamboree. Nel corso degli anni per molti ragazzi passati tra le fila dello scoutismo è rimasto solo un sogno lontano, ma lui ha combattuto con determinazione affinché la sua partecipazione diventasse una realtà. E non solo, l'aspetto più bello della vicenda è la condivisione del suo entusiasmo con l'intera comunità di Clan, prima durante e dopo l'evento. Va tenuto in considerazione che Raffaele ha mosso i suoi primi passi nel Venafro 4 sin da lupetto e ha percorso tutto l'iter proposto dall'Associazione con perseveranza fino a oggi, è un rover di cui la Comunità Capi è fiera e orgogliosa".
"La partecipazione di Raffaele al jamboree - ha poi chiosato don Salvatore Rinaldi, Assistente Ecclesiastico Venafro 4 -, significa che è stato fatto un lavoro a monte e con "l'arte della maieutica" sono state messe in risalto le fasi di crescita della persona, la quale è al centro dell'educazione, per noi capi scout che coniughiamo attraverso le tre scelte (di fede, politica per il territorio e associativa) il concetto di persona, che si conclude poi con la risposta che l'adolescente è invitato a dare: la cosiddetta partenza. Nel caso di Raffaele, che dal canto suo ha percorso tutto l'iter scout, dai lupetti al clan, il jamboree è qualcosa ancora in più, un'esperienza maggiore, nella quale si è confrontato in modo significativo con scout di tutto il mondo. Chi partecipa con desiderio e convinzione al jamboree vuol dire che si è aperto alla proposta scout e la vuole continuare nella sua vita".
«La partecipazione di Raffaele al jamboree - così Elisa Casapenta, Akela, capo unità della branca L/C Venafro 4 - è un passo importante e significativo lungo il percorso dello scoutismo a Venafro. Quando 42 anni fa abbiamo iniziato questa avventura non avremmo mai immagino che un giorno uno dei nostri ragazzi avrebbe potuto prendere parte a un jamboree, poi dall'altro lato del mondo. Già il Molise quando è rappresentato in questi eventi internazionali lo è con una sola persona proporzionalmente al territorio e agli abitanti, ma poi che questa persona appartenesse al gruppo scout di Venafro negli anni addietro era qualcosa di impensabile e di improponibile, per tanti fattori, non ultimo quello economico. Oggi anche grazie alla base scout è stato possibile sostenere questo giovane e ci auguriamo vivamente che la testimonianza della sua esperienza sia ricchezza per lui e per la sua comunità. E' stato sicuramente un evento che ha permesso a tutto il gruppo, nessuno escluso, di sentirsi fiero e onorato di appartenervi e ogni ragazzo è stato stimolato a fare meglio e ad aspirare alla partecipazione ad una tale esperienza. Ringraziando la costanza e la passione di tutti i capi che hanno sempre continuato a esprimere la volontà di essere presenti sul territorio, possiamo affermare che è stata proprio una cosa ben fatta!».
"L'adesione di Raffaele al jamboree - ha detto ancora Basilio Iuliano, il capogruppo Venafro 4 - ci fornisce un'occasione per riflettere sul "lavoro di squadra" tipico della vita associativa scout. Questa partecipazione, infatti - partita e maturata come scelta personale - è stata resa possibile e facilitata anche dal fatto che noi capi sia come singoli sia come comunità a vario titolo siamo inseriti nel contesto regionale. Il prender parte di Raffaele a un evento internazionale come il jamboree è quindi la "punta dell'iceberg" di un intero gruppo scout che da sempre si è aperto a dinamiche più ampie".
Il jamboree - ha dunque concluso Stefania Carano, la capogruppo Venafro 4 - rappresenta per noi scout una sfida di fronte cui ci ha messo il nostro fondatore: creare un mondo di pace allontanando i conflitti tra i popoli. Baden-Powell voleva che un giorno tutti gli scout del mondo si incontrassero in un luogo per fare un campo insieme in una "marmellata" di colori e usanze, superando le differenze di razza, lingua, tradizioni e religioni unendo tutti sotto un'unica Legge e Promessa. Oggi Raffaele con la sua partecipazione al jamboree ci ha fatto vivere questo sogno E ci ha impegnato a perseguire questa sfida. Adesso ci sentiamo ancora più vicini alla dimensione di fraternità internazionale che ci caratterizza Che trova, la propria radice in uno degli articoli della nostra legge scout che afferma: "La Guida e lo Scout sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout".