Regione, bando su misura. L'Odg reagisce
Sei iscritto all'ordine da 8 anni, hai lavorato in un determinato settore per qualche anno, sei esperto in piano di sviluppo rurale, hai una laurea in lettere o giù di lì, allora puoi presentare la domanda. Gioca con noi…
Sembra un gioco, invece è la squallida realtà che si va perpetrando nella regione Molise, dove ha fatto e sta facendo discutere il l'Avviso pubblico per la selezione di n. 1 esperto (profilo Esperto senior) per la stipula di un contratto di collaborazione ai sensi dell'art. 7, commi 6 e 6bis del d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i. nell'ambito delle attività di comunicazione del Programmi di Sviluppo Rurale della Regione Molise - Durata dell'incarico 24 mesi.
Dunque la Regione Molise vuole assumere un esperto nella comunicazione dei Programmi di Sviluppo Rurale e lo assumerà per 24 mesi, con 120 giorni di lavoro all'anno (un part time) e uno stipendio di 30.000€ lordi. Fin qui sembra un tranquillo bando di inizio luglio di una regione periferica dell'impero ma, siccome il maligno si nasconde nelle virgole, ecco la sezione "Requisiti specifici di ammissibilità della candidatura" a dirci che è cambiato qualche nome ma la sostanza resta invariata... e non promette niente di buono... o peggio che la coda lunga di una gestione disastrosa non ha smesso ancora di lasciare i suoi segni...
Chiedono: una laurea in lettere, comunicazione o comunque umanistica; esperienza lavorativa superiore a cinque anni nel settore comunicazione dello Sviluppo Rurale o 10 anni nel settore comunicazione dei programmi nazionali e comunitari; infine il colpo da maestri: iscrizione all'Ordine dei Giornalisti da almeno 8 anni. Non 5, non 10, otto!!!
L'ennesima clientelare manovra per accontentare l'amico e l'amico dell'amico... e se questo succede una settimana dopo le elezioni... puzza di tanto altro...
Talmente altro che l'Ordine dei Giornalisti con una nota firmata dal Presidente Cimino, il Vicepresidente Santimone e il tesoriere Albiniano ha convocato una Conferenza Stampa urgente al fine di illustrare le azioni che saranno intraprese al fine di modificare i requisiti del Bando. "L'Ordine dei Giornalisti - si legge nella nota - si riserva di intraprendere tutte le azioni possibili onde addivenire ad una rapida rimodulazione del testo, non ultimo il ricorso alle vie legali che sono consentite all'Ordine quale Ente di diritto pubblico a tutela della categoria tutta".
