Resta solo da scegliere il titolo...

29.03.2021

Corsa al vaccino e grandi contraddizioni... tra presunti diritti alla priorità e discrepanze organizzative. Caos sovrano? 

Continua l'arrembaggio ai vaccini e continuiamo ad assistere alla richiesta di Associazioni e categorie di essere riconosciute tra i soggetti con diritto di priorità. Nelle scorse settimane avevamo assistito al tentativo dei vertici dell'Ordine dei giornalisti con un botta e risposta molto eloquente tra il Presidente dell'Ordine Verna e il direttore Mentana e non solo, la stampa nazionale si era soffermata nel merito, a fondo, sul "caso Molise".

Nei giorni scorsi, invece, è stata la volta di Federturismo: "Dobbiamo ripartire presto e in sicurezza perché i ristori non riescono a colmare le perdite di fatturato che abbiamo avuto. Siamo fermi da troppo tempo e per di più continuiamo a sostenere i costi elevati delle nostre strutture vuote e chiuse. Abbiamo la necessità di riaprire in sicurezza in vista dell'estate" - ha detto Rino Morelli, presidente della sezione Turismo di Confindustria Molise, in una nota con la quale chiede che nella campagna di vaccinazione venga data priorità anche agli operatori del turismo, facendo così eco alla richiesta che nella stessa direzione aveva già fatto Marina Lalli, presidente nazionale di Federturismo. "Pasqua purtroppo salterà, almeno in Molise, - ha poi continuato - così come i ponti e i festivi di fine aprile-maggio, quindi è vitale per noi poter contare sul turismo estivo e, affinché ciò sia possibile, chiediamo alla protezione civile e ai vertici della regione Molise di vaccinare subito gli operatori del settore turistico e degli eventi in generale. Inoltre, vogliamo riprendere i matrimoni, le cerimonie e tutto ciò che ruota attorno alle nostre strutture e anche per questo, lo ribadisco, chiediamo di vaccinare il nostro personale".

Ed è di ieri invece, la nota dell'Associazione nazionale Magistrati che senza troppi giri di parole ha evidenziato il (presunto) diritto dei Magistrati: "Prima il vaccino ai Magistrati o rallentiamo i processi". In realtà, «Sapevano già che lo stato d'emergenza per l'attività giudiziaria sarebbe stata prolungata, e che per decreto il termine sarà portato al 31 luglio» spiegano fonti del Ministero, «così come conoscevano la scelta del governo di procedere alle vaccinazioni per classi di età». Dunque nulla di fatto anche in questo caso.

Nel frattempo si continua a fare i conti con la mancanza di dosi sufficienti: in Inghilterra si vaccinano circa 800.000 persone al giorno, in Italia ancora non si raggiunge quota 200.000 e in molte regioni si è ancora in alto mare con la vaccinazione degli ultra ottantenni, mentre non si vede soluzione al problema dei vaccini domiciliari.

A fronte di tutto ciò emergono le grandi contraddizioni italiane (e non solo), circa lo stop agli spostamenti anti Covid: che sia zona rossa o arancione, chi deve andare all'estero per turismo può farlo raggiungendo tranquillamente l'aeroporto più vicino. Il ministero dell'Interno lo permette ma la polemica dal mondo del turismo in ginocchio non può non scoppiare. Gli alberghi e l'intero sistema dell'ospitalità italiana sono fermi da mesi a causa del divieto di spostarsi da una regione all'altra e lo scenario certo non migliorerà considerate le nuove possibili restrizioni previste dal decreto di mercoledì prossimo. Con il periodo pasquale alle porte, la domanda di albergatori e operatori turistici sorge spontanea: come è possibile autorizzare i viaggi oltre confine e allo stesso tempo impedire quelli in Italia?

Ci si potrà dirigere da turisti nei seguenti Paesi: Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco. A parte eccezioni di territori non appartenenti all'Ue, a restrizioni da rispettare, e tampone rapido a cui sottoporsi una volta tornati in Italia, la vacanza è consentita.

Una contraddizione non indifferente se si pensa che nel nostro stesso Paese sarà vietato muoversi tra le regioni almeno fino al 30 aprile e che gli unici motivi di trasgressione della regola sono quelli di salute, lavoro o estrema necessità. Senza pensare poi alle zone arancioni e rosse in cui è vietato uscire dal proprio Comune, e il coprifuoco delle 22 oltre il quale doversi obbligatoriamente ritirare nelle proprie abitazioni.

Insomma, resta solo da scegliere il titolo: alto mare... pasticcio all'italiana... io sono io e voi... non ci resta che attendere... a voi la scelta.

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