Riprendere il viaggio

12.07.2021

L'associazione culturale AZIONI D'ARTE presenta CAMBIARE PROSPETTIVA IN UN TEMPO SOSPESO a cura di Loredana Rea e Rocco Zani

di Rocco Zani

Sabato 7 agosto alle ore 17,00, nell'ambito dell'ESTATE GUARCINESE 2021, si inaugura al MAC GUARCINO Museo d'Arte Contemporanea del piccolo formato la mostra "Cambiare Prospettiva in un tempo sospeso" a cura di Loredana Rea e Rocco Zani, organizzata da Teresa Pollidori.

GLI ARTISTI:

Nino Barone, Renzo Bellanca, Paola Beltrano, Franca Bernardi, Mariangela Calabrese, Francesco Calia, Giancarlo Ciccozzi, Elettra Cipriani, Umberto Cufrini, Alberto D'Alessandro, Marco D'Emilia, Lucia Di Miceli, Patrizio di Sciullo, Elisabetta Diamanti, Viviana Faiola, Antonio Fiore, Gianni Fontana, Roberto Franchitti, Rosaria Gini, Salvatore Giunta, Paolo Gobbi, Giovanni Mangiacapra, Franco Marrocco, Rita Mele, Alessandro Monti, Franco Nuti, Elisa Ottaviani, Daniela Peri, Michele Peri, Antonio Picardi, Alfa Pietta, Teresa Pollidori, Fernando Rea, Rosella Restante, Enzo Sabatini, Danilo Salvucci, Alba Savoi, Elena Sevi, Grazia Sernia, Normanno Soscia, Antonio Tramontano, Maria Villano, Oriano Zampieri

Nei mesi scorsi a proposito di Damien Hirst, della sua presenza alla Galleria Borghese di Roma, Miuccia Prada ha rimarcato l'ammirazione per l'artista britannico, per quella "sua capacità di interrogarsi con intelligenza e sarcasmo su questioni come la rilevanza della scienza, il mistero della morte, il calore dell'arte".

Ecco, credo sia necessario ( ai margini di una "dannazione" che ha reso tutti orfani del tempo) sperimentare un inedito criterio di sopravvivenza. Braccando lo stupore e facendo dello sguardo un nuovo strumento di progettazione, di ipotesi, di indizio.

"Riprendere il viaggio" è il dogma, ma il transito è comunque imbevuto di dubbi, di timori, di ragionevoli esitazioni.

E "riprendere il cammino" non vuol dire annodare di nuovo i fili strappati o aggrapparsi al percorso interrotto. Il black out che ci ha investiti è un trauma epocale. Il "tempo avverso e sospeso" è stato (ed è ancora) un vuoto storico, sociale, culturale, politico, economico di proporzioni inimmaginabili perché, per la prima volta, ha coinvolto e coinvolge l'intera comunità planetaria. Senza sconti o pause, senza riparo ideologico, di classe, di opportunità.

"Riprendere il viaggio", soprattutto per la comunità artistica, significa riempire di attenzione e riflessione quel vuoto, quella voragine. Perché credo che possa essere l'Arte, ancora una volta, ad anticipare il senso (ovvero la sostanza) del divenire. Per quel suo presupposto taumaturgico, per quella condizione millenaria di "sentinella sul crinale"; per quella ricorrente disposizione allo sguardo e all'ascolto che ne è anima e sangue. Ecco, credo che sarà ancora una volta l'Arte, con i suoi protagonisti - e non con i protagonismi - a suggerire gli indizi di una esclusiva autenticità, di un nuovo dialogo, di una prossima visionaria identità. Offrire risposte, progetti, energia; individuare e alimentare "luoghi del pensiero"; e sporcarsi finalmente le mani affinché possano affiorare nuovi contenuti, inedite frontiere.

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